Parole dure contro il doping nel ciclismo, e fanno particolarmente impressione si pensa che a pronunciarle è stato Alberto Contador. Il campione spagnolo infatti ha rilasciato una intervista all’emittente televisiva France 2, e a proposito del doping ha dichiarato: “Serve tolleranza zero. È chiaro che nel ciclismo non c’è posto per chi imbroglia”. Parole significative se si considera che a pronunciarle è stato sì un grande campione, vincitore di numerose edizioni del Giro d’Italia, del Tour de France e della Vuelta a Espana, ma anche reduce da una squalifica per due anni perché positivo al clenbuterolo nel corso del Tour 2010, che ha pure riscritto pesantemente l’albo d’oro della sua carriera. Sul ‘campo’ – tanto per usare una terminologia molto nota in Italia – avrebbe vinto infatti tre Tour e due edizioni di Giro e Vuelta, ma le vittorie del Tour 2010 e poi del Giro 2011 gli sono state revocate. Contador è stato protagonista di una vicenda che – in qualunque modo la si pensi – si è trascinata troppo a lungo, dall’estate del 2010 al febbraio 2012, quando è arrivata la squalifica definitiva, che – essendo retroattiva – gli ha cancellato tutti i risultati ottenuti nel frattempo lasciandolo però lontano dalle corse solo pochi mesi. Lo spagnolo della Saxo-Tinkoff ribadisce ancora una volta nell’intervista rilasciata a France 2 la sua professione d’innocenza, continuando a sostenere di essere rimasto vittima di una contaminazione alimentare durante quel Tour. Di conseguenza, Contador rivendica pure ancora quel successo e tutti quelli che ha ottenuto in seguito fino al febbraio 2012 – su tutti il Giro 2011: “Ho lavorato secondo le regole e per loro quelle vittorie non sono mie, è un’ingiustizia”. Ma oltre a volgersi indietro, la vicenda costringe Contador e la sua squadra a guardare con preoccupazione pure al futuro. In base alle norme Uci, infatti, la squadra è stata privata dei punti raccolti da Contador in tutti quei mesi, e dunque la Saxo-Tinkoff di Bjarne Riis è in corsa con la Argos-Shimano per l’ultima licenza ProTeam a disposizione per la prossima stagione, e anche da questo potrebbe dipendere la presenza dello spagnolo alla prossima Grande Boucle. Ricordiamo infatti che solo le squadre ProTeam partecipano di diritto a tutte le gare del World Tour, mentre le altre devono sperare negli inviti da parte degli organizzatori.
L’argomento ovviamente sta molto a cuore ai francesi, ma Alberto preferisce non sbilanciarsi: “Ovviamente mi piacerebbe correre il Tour dopo aver saltato quello di quest’anno. Ma non posso saperlo due mesi prima, altrimenti non ci andrò. Ho bisogno di abbastanza tempo per prepararmi”, ha concluso Contador.