Il doppio azzurro è caduto oggi pomeriggio a Ostrava e l’Italia è eliminata dalla Coppa Davis. Come ampiamente nelle previsioni della vigilia, la coppia formata da Daniele Bracciali e Potito Starace si è arresa a Berdych-Stepanek in poco meno di due ore. 6-3, 6-4, 6-2 l’inequivocabile punteggio che ci estromette dalla competizione. Il cammino, del resto, era già compromesso dopo i due singolari di ieri, in cui Andreas Seppi si era arreso a Stepanek dopo una battaglia durata 5 set e Bolelli aveva ceduto in 4 a Berdych pur avendogli strappato il secondo parziale. La sconfitta era preventivabile: troppo superiori Stepanek e Berdych, rispettivamente al numero 30 e 7 del ranking ATP, per i nostri uomini. Basta pensare per dare la proporzione della sfida che il nostro miglior tennista, Seppi, è al 42esimo posto della classifica mondiale, mentre Fognini, peraltro assente dalla sfida, si trova undici posizioni più in basso. Nessuna tragedia sportiva dunque, ma una sola, crudele consapevolezza: l’Italia del tennis non è competitiva a grandi livelli. Quantomeno quella maschile, visto che le donne da qualche anno a questa parte stanno ottenendo grandi risultati sia nei tornei singolari (la Schiavone ha vinto il Roland Garros 2010 ed è giunta in finale l’anno successivo, la Errani ha timbrato i quarti a Melbourne lo scorso mese, e così via) sia in Federation Cup, dove abbiamo vinto nel 2006, 2009 e 2010 e perso la finale nel 2007. In campo maschile invece non esprimiamo un vero talento dai tempi di Omar Camporese (sono passati vent’anni), che comunque anche a causa di infiniti problemi fisici non andò oltre la diciottesima posizione nel ranking ATP. Il singolare maschile italiano ha avuto un solo uomo capace di entrare nei primi dieci giocatori del mondo: Nicola Pietrangeli, che nel 1959 si issò al terzo posto e in carriera conquistò per due volte il Roland Garros. E la Coppa Davis l’abbiamo vinta una volta sola, nel 1976: fanno 36 anni. Insomma, è chiaro che qualcosa non va alla radice: sembra piuttosto strano che in quarant’anni non sia nato qualcuno in grado quantomeno di avvicinare la Top Ten del tennis. In tutto questo, ovviamente, la nostra Nazionale non può certo ambire a grandi traguardi, ed ecco perchè la sconfitta di Ostrava era assolutamente nelle previsioni; il fatto che Seppi e Bolelli abbiano strappato tre set a Stepanek e Berdych non è certo una consolazione. Era da 11 anni che l’Italia aspettava il momento in cui avrebbe giocato nuovamente nella serie A del tennis: dopo due giorni, si deve già arrendere a giocarsi gli spareggi (il prossimo turno) per restarci. E, lo sappiamo già, non sarà per niente facile. (Claudio Franceschini)
Stepanek b. Seppi 4-6, 6-4, 6-3, 3-6, 6-3
Berdych b. Bolelli 6-3, 4-6, 7-5, 6-2
Berdych/Stepanek b. Bracciali/Starace 6-3, 6-4, 6-2