RUGBY 6 NAZIONI/ Galles-Italia (24-3): cronaca della partita (quarta giornata)

- La Redazione

L'Italia lotta e difende bene, ma deve arrendersi a un Galles che pur non giocando benissimo domina e vince 24-3. Solito crollo nel secondo tempo in cui subiamo 15 punti senza segnarne.

Parisse_R400 Un'altra sconfitta per il XV azzurro (Infophoto)

Galles-Italia 24-3: è questo il punteggio maturato al termine degli 80 minuti del Millennium Stadium di Cardiff nell’incontro valido per la quarta giornata del Sei Nazioni 2012. L’Italia come al solito ha lottato, ha difeso forte raddoppiando costantemente ed è riuscita a tenere fino a un certo punto; poi però la maggior qualità tecnica e atletica del Galles è venuta fuori nella ripresa, dove come al solito i nostri sono crollati fisicamente e sono stati travolti dalla forza d’urto dei Dragoni. Peccato, perchè certamente la nostra Nazionale non ha giocato un brutto incontro; anzi, nel primo tempo la tattica difensiva impostata da Brunel ha pagato dividendi, se è vero che il Galles non è riuscito ad andare in meta: partita fortissimo con una pressione che ci ha costretti all’apnea per oltre due minuti, la Nazionale di casa si è dovuta accontentare di una punizione che Halfpenny ha messo tra i pali per il 3-0; l’Italia ha risposto al 12′ con Mirco Bergamasco, rientrato dall’operazione alla spalla, e poi è riuscita ad arginare i tentativi gallesi grazie all’ottimo lavoro difensivo di Masi, Parisse, Semenzato. Il Galles è andato al riposo sul 9-3, frutto di altri due calci piazzati di Halfpenny (uno a dire il vero dubbio, arrivato per un’irregolarità di Bergamasco che però sembrava avere posizione corretta nel rubare il pallone vicino alla linea di meta); per di più il XV di Brunel ha anche gettato al vento l’occasione di accorciare, preferendo andare a cercare la meta invece di accontentarsi di un sicuro piazzato da 3 punti: palla persa, e fine primo tempo. Nel secondo, e questa sta diventando purtroppo una costante, l’Italia è sparita dal campo, non riuscendo più a controllare palla, sbagliando qualche calcio di allontanamento e non riuscendo a mettere pressione al Galles; i Dragoni prima hanno trovato la meta della sicurezza con un’azione personale di Roberts (messa male la nostra difesa nell’occasione) convertita da Halfpenny per il 16-3; lo stesso Halfpenny è poi andato a sedersi per 10 minuti per un contrasto irregolare su Parisse, ma l’Italia a quel punto era già sulle gambe ed è stata messa alle corde dagli avversari, che hanno ulteriormente allungato sul 19-3 grazie a un piazzato di Priestland. I Dragoni non si sono fermati lì, ma qualche imprecisione di troppo (costante di tutta la partita) ha impedito ai padroni di casa di incrementare, con i nostri che però non ne avevano davvero più. 

Nel finale è arrivata la meta di Cuthbert, con il Galles scaltro nel battere velocemente una punizione in mezzo al campo e innescare il numero 14 in maglia rossa. Priestland non ha convertito, e la gara si è chiusa sul 24-3 per il Galles. I Dragoni restano in testa, e avranno la possibilità di vincere il torneo realizzando il Grande Slam nell’ultima partita casalinga contro la Francia (uno spareggio, se i transalpini dovessero battere l’Inghilterra domani); all’Italia, come al solito, non resta altro che evitare di portarsi a casa il cucchiaio di legno: per farlo, i ragazzi di Brunel dovranno battere la Scozia, che come noi è tristemente sul fondo della classifica con 0 punti.

 

(Claudio Franceschini)





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