Dopo alcuni casi che coinvolgevano atleti di secondo piano o pizzicati prima delle gare – su tutti Alex Schwazer – alle Olimpiadi è arrivato anche il primo podio modificato ‘a posteriori’. La lanciatrice del peso Nadzeya Ostapchuk è la colpevole di questa triste primizia: infatti è l’atleta della Bielorussia la prima medagliata dei Giochi Olimpici di Londra 2012 trovata positiva, e si tratta di una vittima illustre, dal momento che aveva vinto la medaglia d’oro e il titolo olimpico. Il Cio ha annunciato la squalifica della pesista bielorussa attraverso un comunicato stampa emesso oggi attorno a mezzogiorno. Alla Ostapchuk era stato chiesto di fornire un campione di urine domenica 5 agosto, il giorno prima della gara del getto del peso, al termine della quale è stata controllata di nuovo dall’anti-doping, come normale per chi sale sul podio. In entrambi i campioni sono state trovate tracce di metenolone, un anabolizzante che figura nell’elenco delle sostanze proibite della Wada (l’agenzia mondiale anti-doping). Il Cio ha quindi deciso di squalificare la pesista, a cui il comitato olimpico bielorusso dovrà ritirare la medaglia per restituirla poi al comitato olimpico internazionale. Viene così riscritto il podio della gara del getto del peso femminile: l’oro passa alla neozelandese Valerie Adams, grande rivale della Ostapchuk negli ultimi anni in questa specialità, che il 6 agosto si era piazzata seconda con 20.70. La Adams si conferma così campionessa olimpica, perchè l’oro era stato suo già a Pechino, come anche ai Mondiali di Osaka 2007, Berlino 2009 e Daegu 2011: un lunghissimo dominio che la Ostapchuk era sembrata riuscire ad interrompere, ma ora sappiamo in che modo. Argento alla russa Evegnia Kolodko con la misura di 20.48, sul podio sale anche la cinese Kijao Gong, che era finita quarta con 20.22 e ora riceverà la medaglia di bronzo. La Cina era arrivata quarta e quinta, ora la beffa sarà un po’ lenita per le atlete del colosso asiatico. La Ostapchuk invece aveva vinto con la misura di 21.36 metri, nettamente superiore alle avversarie: tutto cancellato. La bielorussa in carriera aveva già vinto il bronzo a Pechino 2008, due ori e sette argenti mondiali – tra indoor e all’aperto – e due ori e un argento europei: un grande nome di questa specialità che purtroppo ogni tanto viene coinvolta da scandali legati al doping, come anche le altre dei lanci.
Disastrosa in questo senso fu l’Olimpiade di Atene, quando vennero pizzicati il vincitore sia del lancio del disco sia del lancio del martello. La decisione ha effetti anche sul medagliere: se un argento e un bronzo cambiano ben poco il bilancio di Russia e Cina, il colpo è duro per la Bielorussia che perde uno dei suoi tre ori (gli altri sono arrivati dal tiro a segno e dal doppio misto di tennis), mentre la Nuova Zelanda può festeggiare il suo sesto oro, che si aggiunge ai cinque vinti in acqua: gli allori vinti dai neozelandesi a Londra erano infatti giunti da canottaggio (tre), vela e canoa.