Il Manchester United potrebbe contare in futuro su un centrocampista ancora tutto da verificare ma certamente velocissimo, di grande carisma e personaggio di livello mondiale: Usain Bolt. Si potrebbe quasi dire che il calciomercato tenta di invadere il ‘sacro’ recinto delle Olimpiadi di Londra 2012, però attenzione: questa non è soltanto una boutade o una provocazione. Lo sprinter giamaicano, che ancora una volta si è confermato nel suo ruolo di ‘uomo più veloce del mondo’ vincendo domenica sera la finale olimpica dei 100 metri (l’evento sportivo più visto al mondo) con il fantastico tempo di 9”63, record olimpico, è un grande appassionato di calcio, e questa non è la prima volta che parla di un suo possibile futuro con cambio di sport, un po’ sul modello di Michael Jordan che provò a darsi al baseball (ma a dire il vero tornò poi rapidamente al basket). Ecco dunque quali sono state le parole di Usain Bolt in proposito di un suo possibile futuro nel calcio, e in particolare nel Manchester United di sir Alex Ferguson: “La gente pensa che stia scherzando, ma se Sir Alex mi chiamasse e mi proponesse un provino, sarebbe impossibile per me dire di no. Non raccoglierei la sfida se pensassi di non essere abbastanza bravo, ma sono un giocatore completo e so che potrei fare la differenza: sarei il più veloce della squadra, ma gioco anche bene. Resterò in Gran Bretagna ancora qualche giorno e se Ferguson vuole darmi un colpo di telefono, sa dove trovarmi”. Una auto-candidatura in piena regola, insomma. La domanda può sorgere spontanea: perchè proprio il Manchester United? La simpatia tra Usain Bolt e i Red Devils è nata nel 2009, quando il giamaicano arrivò nella città britannica per una esibizione-evento sui 150 metri per le strade della metropoli, e ne approfittò per recarsi in visita al centro d’allenamento dello United, conoscendo Wayne Rooney e lo stesso Ferguson. L’idea sembra piacere molto in Inghilterra, dove molti – forse travolti da una grande passione per i Giochi – ipotizzano addirittura che Bolt possa essere l’erede di Ryan Giggs, bandiera dello United e capitano della Nazionale della Gran Bretagna a queste Olimpiadi (finite troppo presto per la squadra di calcio britannica). Chissà se potrà essere un’idea realizzabile?
Quello che è certo, è che al momento il suo primo pensiero deve essere la prossima gara olimpica, i 200, dei quali stamattina ha corso in scioltezza il primo turno. La finale sarà giovedì sera, e si annuncia una nuova sfida stellare con il connazionale Blake. Il Manchester United può attendere, almeno per ancora qualche giorno…