Il momento della Roma è nerissimo. Il rotondo ed indiscutibile 3-0 inflitto dalla Fiorentina – squadra, peraltro, ancora in costruzione… – ha il sapore di una condanna. Per Luis Enrique, per le sue scelte, per il famoso Progetto. Adesso, più che mai, è tutto in discussione. Non è possibile, oggettivamente parlando, che la squadra si sciolga come neve al sole alle prime difficoltà. O che incappi in una sconfitta appena incontra un avversario di medio o medio-alto livello. Non si può vincere solo contro Lecce e Novara, insomma. I tifosi sembrano aver esaurito la pazienza e l’intera piazza giallorossa è in ebollizione. Perdere anche contro la Juventus, nel prossimo turno, avrebbe l’effetto di un terremoto. Ma è presto per pensarci. La nave non è ancora affondata, anche se naviga in cattive acque. Uno che non sembra avere intenzione di abbandonarla è Bojan Krkic, protagonista in negativo del match di Firenze, con tanto di ‘parata’ e relativa espulsione. L’attaccante giallorosso, intervenuto oggi a Barcellona alla presentazione della sua biografia, ‘Il mio Barça’, ha fatto sapere di non essere minimamente pentito della sua scelta. Venire in Italia, ha spiegato, è stata una nuova sfida per la sua carriera. E oggi, nonostante il momento poco positivo, nel suo cuore c’è tanta felicità: “Sono molto contento di essere andato a Roma”. Il presente di Bojan è a tinte giallorosse, ma nel suo futuro (tra 2 anni, secondo la speciale clausola contrattuale) potrebbe esserci di nuovo il Barça. Il giocatore, però, ha preferito glissare sull’argomento: “Nel calcio non si sa mai cosa può accadere”. Nella sua testa, dice, c’è un solo obiettivo: dimostrare di essere un grande calciatore. Non poteva mancare, poi, qualche battuta sul prossimo Clasico tra Barcellona e Real Madrid, in programma sabato. Pronostico scontato: per Bojan vinceranno i suoi ex-compagni, anche se, ammette, non sarà una partita facile. Idee chiare anche sul Pallone d’Oro. Lo merita Xavi, a suo giudizio, perchè ha tutte le doti del centrocampista moderno. Davanti, però, c’è un certo Leo Messi, che “è il numero uno”. Sarà una bella lotta tra loro due e Cristiano Ronaldo. Magari i giurati del premio potranno schiarirsi le idee già sabato, in un match che è un po’ il ‘derby del mondo’.
A Roma, ad ogni modo, stanno pensando a tutt’altro in questo momento. A Luis Enrique il compito di raddrizzare la rotta. Altrimenti saranno guai grossi: per lui soprattutto…