Roma-Cagliari è la partita che segna l’attesissimo esordio di Luis Enrique e della nuova Roma americana nel campionato italiano. Il Cagliari, superati gli scossoni di inizio anno che hanno visto l’esonero dell’allenatore si prepara alla trasferta senza porsi limiti. Se la Roma cogliesse la prima vittoria davanti al suo pubblico certamente il clima in casa giallorossa si tranquillizzerebbe non poco anche perché grazie al pareggio dei cugini d’oltretevere si ristabilirebbe la supremazia cittadina a favore di Totti e compagni. Il Cagliari di Ficcadenti però medita lo scherzetto e sa che è il momento migliore per sfruttare la scarsa amalgama della Roma: gli isolani non giocheranno per il pareggio. Naturalmente se Roma-Cagliari terminasse con il segno X in schedina sarebbe decisamente più complesso gestire il contraccolpo psicologico per i capitolini, anche se la grande compattezza dimostrata dalla dirigenza in questo inizio stagione travagliato (e un po’ sfortunato) ha reso chiara una cosa: sta cominciando qualcosa di nuovo.
La Roma di Luis Enrique si appresta a calcare il terreno dell’Olimpico con una formazione ancora da decifrare. L’attesa di tifosi e addetti ai lavori è altissima e se per gli scommettitori il risultato a favore della Roma è pressoché scontato, le prime sorprese arrivano dia convocati per la sfida con il Cagliari che Luis Enrique ha reso noti solo in mattinata. C’è qualche esclusione eccellente e imprevista (leggi Kjaer che non sarà nemmeno in panchina) e già i più attenti osservatori si interrogano su una difesa che il tecnico scuola Barca potrebbe anche schierare in modo decisamente inedito. Burdisso ed Heinze coppia centrale con Cassetti laterale pare la scelta più scontata, ma Luis Enrique è solleticato dalla possibilità di schierare Cassetti centrale, scelta che aprirebbe le porte a Rosi sulla fascia. Una probabile formazione, quella della Roma proprio difficile da indovinare, anche se Totti dovrebbe essere certo del suo esordio da titolare, anche se non altrettanto certo di fare tutti i 90 minuti. Ballottaggio Osvaldo-Borriello per il secondo posto da esterno offensivo (l’altro è di Bojan Krkic) mentre il centrocampo potrebbe essere tutto o quasi all’insegna della solidità con Gago e De Rossi che potrebbero essere affiancati da Perrotta. La Roma quindi dovrebbe giocare con Stekelenburg tra i pali, Cassetti, Heinze, Burdisso e José Angel in difesa, Perrotta, Gago e De Rossi sulla mediana, Bojan, Totti e Osvaldo davanti. Il Cagliari si presenta all’appuntamento voglioso di centrare il colpaccio approfittando della maggior conoscenza reciproca dei giocatori, anche se agli ordini di un tecnico nuovo come Ficcadenti. Non si è nascosto il tecnico cagliaritano, che vuole fare punti pesanti a Roma. Proposito ambizioso ma provarci è d’obbligo visto il particolare momento psicologico dei giallorossi. Probabile che a differenza di quanto dovrà fare Luis Enrique, Ficcadenti schiererà una formazione rodata che avrà nell’equilibrio del centrocampo arretrato e nella difesa le sue caratteristiche migliori e nell’estro di Cossu e nella vena realizzativa di Nené le armi per cercare l’impresa. Tuttavia un po’ di pretattica se la concede anche Ficcadenti “tutti hanno fatto progressi in particolare Thiago Ribeiro, chi schiererò lo deciderò all’ultimo momento”. In ogni caso la formazione più probabile dovrebbe essere Agazzi tra i pali, Agostini, Astori, Canini e Pisano in difesa, Naninggolan, Conti e Biondini a centrocampo, Cossu a sostegno di Nené e di Ibarbo. E ora la parola al campo, Roma-Cagliari sta per cominciare…
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