CALCIOMERCATO – In casa Roma continua a tenere banco la questione legata al rinnovo del contratto di Daniele De Rossi, che ricordiamo, sarà libero a partire dal prossimo 30 giugno e di conseguenza tesserabile da qualsiasi società a partire dal prossimo 1 di febbraio. Una trattativa, quella legata al prolungamento dell’accordo fra le parti, che va avanti ormai da mesi ma che non sembra trovare una fine. Le indiscrezioni raccontano di nuovi contatti fra il direttore generale giallorosso Franco Baldini e il manager del centrocampista romano Berti, durante la scorsa settimana. La cosa certa è che la prima scelta di De Rossi resta la Roma poi per il resto si vedrà. Perché avvenga la fatidica fumata bianca (sabato si era diffusa una notizia circa una firma imminente poi smentita) sarebbero necessarie in particolare quattro condizioni. La prima, come ricorda La Gazzetta dello Sport, è il tempo. Nessuna delle parti in gioco intende proseguire ancora a lungo la trattativa e lo stesso centrocampista lo ha confessato chiaramente dicendo: «Sta diventando una telenovela e a me non piace». Secondariamente vi sono i sentimenti. De Rossi sa benissimo che se non fosse stato una bandiera dei capitolini e se non fosse natio di Roma, a quest’ora sarebbe già lontano anni luce dallo stadio Olimpico. Ma lasciare i giallorossi è molto difficile e tutti lo sanno: «Il mio sogno resta vincere con la Roma – ha esclamato di recente il mediano – e questo ha un significato in chiave rinnovo». C’è poi un terzo aspetto, che riguarda la voglia di vincere qualcosa di importante prima di svestire la casacca romana. Anche in questo senso sono arrivate conferme. Recentemente l’ex allenatore dei giallorossi, Luciano Spalletti, ha confessato che De Rossi rimarrà a Trigoria se ci sarà un progetto vincente, e il diretto interessato, a conferma dei fatti, ha esternato: «Non c’è nessun altro allenatore che mi conosca come lui». In tale ottica Pallotta ha cercato di dare rassicurazioni a Daniele, confessando di voler creare una squadra in grado di lottare per lo scudetto nonché di ottenere l’accesso alla Champions League, ma nessuno per ora può garantire il tutto. Infine l’ultimo aspetto, quello relativo al denaro. Non è un caso che si tratti dell’ultimo elemento da prendere in considerazione e De Rossi lo ha sempre fatto capire. La Roma non può di certo garantire 9 milioni di euro come farebbe il City o il Real Madrid e la proposta massima è pari a 6 milioni.
Il vero nodo resta quindi la clausola: più sarà bassa e più De Rossi concederà “sconti”. Una clausola che rappresenterebbe la classica via di fuga per il giocatore qualora si presentasse la big di turno con un assegno importante.