Continua ad essere molto incerto il futuro di Miralem Pjanic, centrocampista della Roma. Reduce da una buona prima stagione in Serie A nonostante i disastri capitolini nell’annata 2011-2012, il bosniaco ex Lione non è ancora entrato nelle grazie di Zeman. Al di là dell’infortunio che l’ha tenuto lontano dal campo, Pjanic è stato impiegato poco dal tecnico boemo, che sembra quasi preferirlo come alternativa a Totti – quindi in posizione avanzata, da “finto” esterno – piuttosto che come trequartista (ruolo che ricopre nella Bosnia) o regista arretrato. Il giocatore non l’ha presa benissimo: appena dopo il primo gol stagionale, quello inutile nel derby perso, ha avuto una reazione verbale. Ha sostenuto non fosse a indirizzo di Zeman, ma ci vuol poco per capire che in realtà fosse così . Dal canto suo l’allenatore non è convinto della sua fase difensiva, e gli preferisce un calciatore che ha meno talento e colpi offensivi come Bradley, che per contro si sacrifica molto in copertura. La domanda è: possibile che Pjanic possa salutare già a gennaio? Zeman lo conosciamo: è un tecnico che porta avanti le sue convinzioni con determinazione, leggasi caso De Rossi per tutti. Se ha deciso che Pjanic non rientra nella sua squadra ideale, per il nazionale bosniaco le cose a Trigoria si faranno difficili. Le squadre interessate non mancano: su tutte sembra esserci il Barcellona. Un’indiscrezione rilanciata pochi giorni fa in esclusiva ai nostri microfoni dall’agente Fifa, Tavano (clicca qui per l’esclusiva), e confermata anche dai quotidiani sportivi iberici. “Sarebbe l’erede di Xavi“, dicono in Spagna, un’investitura niente male per Pjanic; e non siamo lontani dalla verità. Certo ripercorrere la carriera del catalano non sarà facile, ma a livello tattico il giocatore sembra perfetto per giocare nel centrocampo a tre dei blaugrana, con compiti di regia al fianco di Iniesta che come noto ama buttarsi negli spazi. Tecnicamente poi non ci sono discussioni: sono in pochi ad avere la visione di gioco di Xavi e la sua precisione nei passaggi, anche in mezzo metro, ma Pjanic studia alla stessa scuola e non sfigurerebbe nel tiki taka del Barça. Insomma, l’affare si può fare. Dipenderà tutto da quanto il Barcellona deciderà di mettere sul piatto: Sabatini lo ha pagato 11 milioni di Euro al Lione e non può permettersi una minusvalenza. I blaugrana raramente investono cifre faraoniche sul mercato:
Si limitano a uno-due colpi l’anno, ma quando lo fanno il denaro non manca. La scorsa estate Sandro Rosell ha investito 19 milioni di euro per strappare all’Arsenal Alex Song, che per il momento ha giocato poco e quando lo ha fatto è stato impiegato soprattutto come difensore centrale (stessa sorte che era toccata a Mascherano, ora diventato un grande interprete del ruolo). Ecco perchè se davvero i catalani decidessero di puntare su Pjanic l’offerta sarebbe senz’altro adeguata; starà a quel punto a Sabatini e Zeman valutare la possibilità di privarsi del centrocampista bosniaco e confermare la fiducia ai giocatori già presenti nella rosa, come Bradley, Marquinho e lo stesso De Rossi che almeno fino a giugno potrebbe restare in giallorosso a ricoprire il ruolo di interno.