CALCIOMERCATO – Continua a circolare in casa Roma il nome di Osvaldo. No, non si tratta di Pablo Daniel, attaccante già giallorosso di origini argentine, bensì del centravanti brasiliano classe 1987 in forza al San Paolo. Il rumors di calciomercato circola ormai da una settimana a questa parte e nonostante le smentite varie l’idea di acquistare il ragazzo, in quel di Trigoria, c’è ed è reale. Il direttore sportivo Walter Sabatini, storicamente sempre attento a quel che succede in America Latina, sta facendo seguire con attenzione il 25enne attaccante carioca altro 170 centimetri per 68 chilogrammi, molto minuto, ma non per questo molto abile. Osvaldo è infatti un calciatore che fa della rapidità e della sua duttilità le principali caratteristiche e sarebbe perfetto per il 4-3-3 di Zdenek Zeman, essendo schierabile su entrambi gli out, sia di destra quanto di sinistra. Bravo con entrambi i piedi Osvaldo si rende spesso e volentieri protagonista in dribbling “alla Neymar” visto che, fra le tanti abilità del giocatore, vi è anche quella di saltare l’avversario con estrema semplicità. A favorire un eventuale trasferimento in Europa, a Roma, la nota amicizia fra il direttore generale Franco Baldini e Gilmar Veloz, il procuratore di Osvaldo (nonchè di Alexandre Pato). La scorsa settimana l’agente ha fatto visita a Milano per incontrare l’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani e non è da escludere che in quell’occasione abbia incontrato, lontano da occhi indiscreti, anche qualche vertice capitolino per provare a parlare concretamente della possibilità che Osvaldo si trasferisca all’Olimpico. Per portare a termine l’operazione di calciomercato la Roma mettere in preventivo almeno una decina di milioni di euro, indicativamente attorno ai 7/8, e riuscire a convincere il San Paolo, che detiene il 50% del cartellino, e che a gennaio perderà Lucas destinazione Paris Saint Germain. Osvaldo, tra l’altro, si è messo in luce nell’ultimo Brasileirao, il campionato nazionale verdeoro, realizzando 10 reti nel finale di stagione, e ciò naturalmente indurrebbe i paulisti a trattenere il giocatore. L’ago della bilancia potrebbe essere rappresentato dallo stesso Osvaldo, che tentato dalle offerte romane potrebbe spingere forzando la cessione.
Osvaldo non è infatti un talento di primo pelo e per lui il treno del Vecchio Continente potrebbe non passare più.