La Roma vede sfumare un importante obiettivo di mercato. Bruno Uvini, infatti, è un nuovo giocatore del Tottenham. L’affare è stato ufficializzato in giornata: il difensore brasiliano è stato ceduto dal San Paolo agli Spurs con la formula del prestito. Secondo il Daily Mail, il club londinese avrà la possibilità, a fine stagione, di ingaggiare il giocatore a titolo definitivo, per una cifra intorno ai 3 milioni di sterline. “E’ una grande opportunità per me, non potevo lasciarmela scappare”, ha commentato il diretto interessato, atteso a Londra per iniziare a prendere confidenza con il nuovo ambiente. Il Tottenham, a suo giudizio, è un club che può offrire una grande “visibilità mondiale”. Starà a lui, nei prossimi tre mesi, cercare di adattarsi al calcio e alla cultura inglese: “In questo modo crescerà sia la mia vita personale che quella professionale”. Per la Roma – e pure per il Genoa, altra italiana a cui il ragazzo era stato accostato – una grossa amarezza di mercato. Uvini è il capitano dell’Under 20 brasiliana e in patria è considerato, nel suo ruolo, come uno dei talenti più interessanti. La Roma ha già in casa, invece, un talento come Erik Lamela, anche se i giallorossi lo vorrebbero più continuo. Considerando, però, che parliamo di un ragazzo che solo il prossimo mese (il 4 marzo, esattamente) compirà 20 anni, si può pure attendere con calma la sua maturazione. Del ‘Coco‘, come viene soprannominato, si è accorto pure il commissario tecnico dell’Argentina Alejandro Sabella, che ha deciso di convocarlo per la prima volta in nazionale, dopo l’esperienza con la maglia dell’Under 20 (quattro presenze e tre reti il suo eccellente score). Per l’amichevole del 29 febbraio contro la Svizzera, Sabella ha chiamato anche Fernando Gago: assente, naturalmente, Nicolas Burdisso, ancora fermo ai box per via del grave infortunio riportato lo scorso novembre, proprio con la maglia dell’Albiceleste. Luis Enrique può essere abbastanza soddisfatto dei suoi argentini ‘sani’, ovvero Lamela e Gago, anche se vorrebbe da loro meno intermittenza. In realtà, va detto, è un po’ tutta la sua Roma ad alternare partite eccellenti (una su tutte, quella del recentissimo 4-0 all’Inter) ad altre davvero poco convincenti, per non dire pessime, in certi casi.
Un’altalena che non può portare troppo lontano. Al tecnico spagnolo il compito di trovare la medicina più adatta.