Game, set and match? Purtroppo sembra essere così per la Mapooro Cantù, uscita con le ossa rotte dalla trasferta di Russia. Contro il Khimki era quasi uno scontro diretto: la vittoria avrebbe significato l’aggancio in classifica a due turni dal termine. Invece la squadra russa, allenata in passato da Sergio Scariolo, tra le cui fila ha militato Gianmarco Pozzecco e oggi diretta da una leggenda del basket come Rimas Kurtinaitis (lituano, ma medaglia d’oro olimpica con l’Unione Sovietica a Seul) si è imposta in maniera netta con il punteggio di : 24 punti di distacco che raccontano tutto, anche della situazione disperata in cui adesso versa la formazione brianzola. Il calendario lascia un minimo di aritmetica: passano le prime quattro, dunque i calcoli non sono nemmeno complicatissimi. Cantù intanto deve vincere la prossima partita, in casa contro il Real Madrid capolista del girone; lo stesso Real Madrid dovrebbe battere domani sera il Fenerbahce di Pianigiani, che poi nel prossimo turno dovrebbe cadere ad Atene contro il Panathinaikos. Fosse così, la Mapooro andrebbe a Istanbul a giocarsela per l’ultima posizione disponibile, contro una squadra che certo ha battuto all’andata ma che in casa, in un palazzetto caldissimo, diventa temibilissima. Insomma: la sconfitta di questa sera sancisce in modo quasi definitivo all’Europa. Peccato, innanzitutto per il fatto che Trinchieri sia andato a giocarsela in Russia senza Scekic e Smith (fuori da tempo) e Pietro Aradori, che soffre di una lesione agli adduttori della gamba destra. Anche così però i brianzoli non sono partiti male: nel primo quarto i biancoblu segnano 24 punti con il 10/15 dal campo, e chiudono avanti di un punto. Dura pochissimo, così come la verve di Markoishvili: Tabu spara a salve, Mazzarino si conferma in crisi totale (nelle ultime tre partite giocate da Cantù è a 0/10), Cantù non ha le armi per sopperire alla fisicità di Paul Davis, che finisce la sua partita con 14 punti e il 50% al tiro, protagonista assoluto insieme a Zoran Planinic (14 anche per lui, con 6 assist e un clamoroso 6/7 da due punti). Il secondo quarto si chiude 21-7 per il Khimki: è il segno della resa. Trinchieri ha la panchina corta: nel tentativo di allungare le sue rotazioni e dare più minuti di riposo ai titolari inserisce il diciannovenne Awudu Abass, che risponde anche discretamente (5 rimbalzi e un recupero), ma il Khimki ne ha di più:
Monya, Fridzon e Vyaltsev bombardano da tre punti (8/10 combinato), i russi chiudono con un pazzesco 10/16 dall’arco che rende ancora più impietoso il 3/17 canturino. Kelvin Rivers, visto a Treviso e Bologna, si riposa nel secondo tempo dopo un grande inizio: non c’è bisogno di lui, il Khimki domina e fa un passo avanti verso la qualificazione. Per Cantù si salva Markoishvili (16 punti con 6/12 dal campo), in doppia cifra anche Leunen (11) e Jeff Brooks (10). Troppo poco per pensare di espugnare il Novator: è la seconda sconfitta consecutiva per la Mapooro dopo quella contro Siena in campionato. Questa sera in campo l’ArmaniMilano a Vitoria: partita sulla carta agevole e che Scariolo dovrà vincere se vorrà proseguire l’avventura europea. Domani sera Siena cerca punti casalinghi e l’aggancio alla vetta del gruppo B contro la capolista Malaga.