FORMULA 1 – Si sono concluse poco fa le prove libere del Gran Premio di Formula 1 di Sepang, secondo appuntamento del Mondiale iniziato domenica scorsa in Australia. Come da copione, comandano le McLaren, bissando quando di buono fatto vedere soltanto sette giorni fa nell’emisfero australe. Le Ferrari invece inseguono e del resto non si poteva attendere altrimenti visti i risultati di pochi giorni fa. Alonso si è concentrato questa mattina su prove di aerodinamica cambiando due diversi musi già testati durante la sessione di prove invernali a Montmelò. La distanza dalla McLaren è risultata importante, ben sette decimi da Lewsi Hamilton, che osserva tutti dall’alto. In casa Ferrari, comunque, guardano al Gran Premio di domenica con un moderato ottimismo tenendo conto del passo da gara, apparso buono, e vicino ai livelli della macchina dell’inglese nonché della Red Bull e Mercedes. Per tutta l’arco della giornata, inoltre, gli uomini di Maranello hanno potuto lavorare con continuità con vari test che daranno sicuramente esiti importanti. Entrando nel dettaglio dei tempi dicevamo di una “pole position” dell’ex campione del mondo inglese. Hamilton è stato il più rapido sia al mattino con gomme dure (1’38″0), quanto al pomeriggio, con le Hard e le Pirelli medie. Al terzo posto si piazza invece il compagno di scuderia, Jenson Button, vincitore in Australia, a tre decimi di distanza. Mentre proseguono i messaggi positivi della Mercedes della leggenda Schumacher, piazzatosi sul secondo gradino. Non brillano invece le due Red Bull di Webber e Vettel che hanno comunque mostrato un ottimo ritmo di gara. Il campione del mondo ha preferito quindi simulare il gp piuttosto che concentrarsi sul tempo del giro secco. Al quarto posto piazzamento per l’altra Mercedes, quella di Rosberg, davanti alla Toro Rosso di Ricciardo. Sesto invece Alonso, distanziato di 719 millesimi. Male, infine, la Ferrari di Felipe Massa (al centro di voci di mercato gli scorsi giorni). Nel pomeriggio il brasiliano, al mattino più rapido di Alonso, ha rimediato un secondo e 4 decimi di distanza da Hamilton, un bell’abisso che difficilmente potrà essere limato nella qualifiche ufficiali previste domani, alle ore 9 italiane.