Cambia il pilota, ma non la nazionalità. Sarà Heikki Kovalainen a sostituire il connazionale finlandese Kimi Raikkonen al volante della Lotus negli ultimi due Gran Premi di questa stagione, a partire dal Gp degli Stati Uniti che si correrà domenica sul circuito texano di Austin. Ricordiamo che il futuro pilota della Ferrari non parteciperà alle ultime due gare di questa stagione (l’ultima sarà domenica prossima in Brasile) perché ha preferito anticipare l’intervento chirurgico alla schiena al quale deve sottoporsi per risolvere i problemi che lo affliggono fin dal Gran Premio di Singapore. Raikkonen ha comunicato la sua decisione ormai da diversi giorni, ma la scuderia ha impiegato molto tempo a prendere una decisione definitiva sul suo sostituto. In Italia si sperava che la scelta potesse cadere su Davide Valsecchi, già terzo pilota della Lotus, che certamente avrebbe meritato un’occasione. Purtroppo, però, si è preferito puntare su un pilota con maggiore esperienza, sia in generale (Kovalainen ha corso per sei anni in Formula 1) sia sulla pista americana, inserita nel calendario l’anno scorso, quando il finlandese correva con la Caterham. I nomi fatti sono però stati tanti: il più ricercato è stato il tedesco Nico Hulkenberg, anche perché ci sono buone possibilità che sia proprio lui il sostituto di Raikkonen per la prossima stagione: non si è però trovato l’accordo con la Sauber, attuale scuderia del tedesco, per cui questa ipotesi è decaduta. Il nome più affascinante è però stato quello di Michael Schumacher, che però non se l’è sentita di tornare in pista. Il Kaiser tedesco, leggenda della Ferrari e sette volte campione del Mondo, 44 anni, è stato effettivamente contattato, ma l’agente di Schumi, Sabine Kehm, ha spiegato la situazione a BBC Sport: “È vero e posso anche capire il perché, dal momento che Michael è ancora molto in forma, penso che sarebbe ancora tra i migliori al volante, ma adesso lui è felice della sua nuova vita”. La scelta è ricaduta quindi su Heikki Kovalainen, che vanta ad oggi 109 Gran Premi disputati con Renault, McLaren e Caterham, con 105 punti iridati, una pole position al Gran Premio di Gran Bretagna del 2008, due giri veloci, quattro podi e la vittoria al Gran Premio d’Ungheria del 2008.