La notizia d’attualità nel mondo della Formula 1 è il ritorno in calendario del Gran Premio d’Austria, che tornerà il 6 luglio 2014 e si svolgerà per le prossime sette stagioni del Mondiale. Ritorna così nel Circus lo storico circuito di Zeltweg, che sorge nei pressi del paese di Spielberg, ribattezzato ora Red Bull Ring perché di proprietà della nota bibita energetica, ed è facile capire che Dietrich Mateschitz ha avuto un ruolo determinante per convincere Bernie Ecclestone ad aggiungere in calendario una nuova gara europea, fatto che negli ultimi anni è diventato una rarità. Qui si gareggiò nel 1964, dal 1970 al 1987, e poi dal 1997 al 2003 e la pista ha vissuto le gesta dei tre grandi piloti austriaci della storia, cioè il compianto Jochen Rindt e poi Niki Lauda (il più vincente) e Gerhard Berger: a ciascuno di loro è dedicata una curva del tracciato. Circuito molto bello, con saliscendi sulle colline, ma che uscì dal calendario sia per problemi economici sia per gli standard più severi imposti dalla Fia agli impianti per ospitare i Gran Premi iridati. Problemi entrambi risolti grazie alla Red Bull, che ha provveduto a una radicale ristrutturazione del circuito. Mateschitz ha commentato così: “Per me che ho vissuto le corse in quel circuito fin da piccolo, ritornarci è qualcosa di speciale”, e Lauda ha aggiunto: “E’ la cosa migliore che potesse capitare”. Ora nasce però un grosso dubbio: Ecclestone ha infatti precisato che il prossimo Mondiale non avrà più di venti gare. Il 2013 ne ha diciannove, e con l’Austria si arriverebbe a venti, ma vanno tenuti presenti anche i probabili ingressi della Russia con il nuovo circuito di Sochi e della seconda gara negli Stati Uniti nel New Jersey. Se tutte queste gare entreranno, a quel punto ne avremmo due di troppo: quali dei GP attuali rischia l’esclusione dal calendario? “Non so altro al momento. Chiedetemelo di nuovo durante l’estate”, ha rinviato l’argomento il boss della Formula 1.