Per la Ferrari il Gran Premio del Bahrain è stato un vero e proprio disastro. Lo certificano il nono posto di Fernando Alonso e il decimo di Kimi Raikkonen, ma ancora di più il fatto che il presidente Luca di Montezemolo – presente a Sakhir anche per discutere della nuova Formula 1 – abbia abbandonato il circuito ancora prima della fine della gara. Se la superiorità della Mercedes era prevedibile, quello che preoccupa maggiormente è il fatto che la Ferrari non sia riuscita a lottare nemmeno contro Force India, Red Bull e Williams, subendo numerosi sorpassi nel corso di una gara tutta in difesa, che il numero 1 di Maranello ha definito un “dolore”. Le analisi del post-gara sono dunque molto dure, a partire da quella del team principal Stefano Domenicali, che ancora una volta è costretto a sedere sul banco degli imputati: “Questa gara è stata l’epilogo di un weekend difficile esattamente quanto immaginavamo ancor prima di arrivare in Bahrain, un circuito particolarmente ostico per le nostre vetture. Le caratteristiche tecniche di Sakhir hanno fatto emergere le lacune nella nostra prestazione e quello che dobbiamo fare è dimenticare questa gara e guardare avanti”, sono state le parole di Domenicali in un video pubblicato sul sito Internet del Cavallino Rampante. Preoccupa soprattutto l’involuzione in gara, perché il Gp non era iniziato malissimo per la Rossa, con i due terzi posti di Fernando Alonso nelle sessioni del venerdì, in entrambi i casi alle spalle solamente delle Mercedes, e tutto sommato anche il quinto posto di Kimi Raikkonen sulla griglia di partenza poteva essere considerato positivo, visto il difficile inizio di stagione del finlandese. La domenica invece ha portato solo tre punti in due, e senza il doppio ritiro delle McLaren avrebbe potuto finire anche peggio. Ecco dunque l’analisi tecnica del Direttore dell’Ingegneria Pat Fry: “Oggi non potevamo chiedere di più alla nostra vettura e ai nostri piloti, perché qui è emerso come il nostro maggior limite sia nella velocità di punta. Questo ci ha costretti ad un gara in difesa e anche se nella sezione centrale del tracciato – quella con più curve – la si è dimostrata più competitiva, ciò non è bastato a Fernando e a Kimi per attaccare i nostri avversari. A Maranello stiamo lavorando su soluzioni che possano garantire una migliore erogazione della potenza e una migliore guidabilità, ma anche sul fronte aerodinamico stiamo cercando di migliorare l’efficienza della vettura. I dati raccolti oggi in gara saranno di riferimento nell’ottica dell’importante programma di verifiche che abbiamo pianificato per il test che si terrà nei prossimi giorni proprio qui a Sakhir”.