La Formula 1 si appresta a vivere lo storico Gran Premio di Gran Bretagna sul circuito di Silverstone. Ancora una volta avranno grande importanza le gomme: per questa gara la Pirelli ha scelto le due mescole più dure, cioè gli pneumatici P Zero Orange hard (dure) e P Zero White medium (medie), scelta opposta rispetto agli ultimi tre Gp quando invece erano state scelte le gomme soft e super-soft. La scelta per Silverstone è dettata dal fatto che si tratta di un circuito veloce e sinuoso che chiede molto agli pneumatici, in particolare durante le molteplici curve ad alta velocità, come spiega la Pirelli nel suo consueto comunicato di presentazione della gara. Ciò si traduce in alti livelli di usura e degrado, soprattutto se la temperatura è elevata, condizione che sembra possa verificarsi quest’anno. Silverstone è una tappa storica per il Circus, ma è pure una sorta di seconda gara di casa per la Pirelli: a meno di un’ora dal tracciato, a Ditcot, si trova l’hub logistico dell’azienda milanese per gli pneumatici di Formula 1 e un centro d’eccellenza tecnica. Per presentare nel modo migliore il Gp britannico per quanto riguarda le gomme, ci affidiamo alle parole di Paul Hembery, Direttore Motorsport Pirelli: “Silverstone è sempre un’occasione fantastica, per il sostegno del folto popolo di spettatori britannici, entusiasti e competenti. È uno dei pochi circuiti in cui i piloti dicono che si possa effettivamente sentire la folla anche in velocità”, esordisce Hembery. Passando poi a parlare degli pneumatici, ecco la sua analisi: “Com’è avvenuto l’anno scorso, portiamo le due mescole più dure della gamma, perché a Silverstone sono ai massimi livelli sia lo stress sia i carichi laterali a cui sono sottoposti gli pneumatici; condizioni che mettono a dura prova sia la mescola sia la struttura delle gomme. Prevediamo di vedere tra uno e due pit-stop a Silverstone, soprattutto se il tempo, come per ora sembra previsto, sarà caldo. Detto questo, negli anni passati, anche quando le previsioni indicavano caldo, alla fine abbiamo a volte ricevuto una dose del più tradizionale clima inglese!”. Mai fidarsi del tutto del meteo in Inghilterra, di certo ancora una volta la strategia avrà un ruolo molto importante: “Le scuderie dovranno essere pronte a tutte le condizioni e pensare a come ottenere il massimo dagli pneumatici durante il fine settimana nel suo complesso, e non solo nelle singole sessioni. Silverstone è uno di quei circuiti che premia veramente il coraggio e l’impegno assoluto, quindi assisteremo a una grande gara”. Silverstone è noto per la successione di curve secche e curvoni veloci, che sottopongono le gomme a forti carichi fino a punte di 5g. Le scuderie utilizzano elevati livelli di carico aerodinamico, così che gli pneumatici sono sottoposti contemporaneamente sia a elevati carichi verticali sia a fortissimi laterali. I rettilinei e punti di frenata abbastanza brevi permettono ai team di tenere alto il carico aerodinamico senza compromettere il tempo sul giro. L’asfalto di Silverstone offre un elevato livello di grip, che aumenta ulteriormente il carico di lavoro sugli pneumatici. Le temperature del battistrada raggiungono picchi di oltre 110°C. Nel 2014 Lewis Hamilton ha vinto la gara su Mercedes con una strategia a due soste. È partito con le gomme medie, fermandosi a montare le hard al 24° giro e rimontando ancora le hard al 41°. La gara è stata interrotta subito da una bandiera rossa, che ha richiesto una ripartenza consentendo ai piloti di effettuare un cambio gomme sulla griglia di partenza. Questa circostanza ha influito pesantemente sulle strategie: sette piloti tra i primi dieci hanno poi fatto una sola sosta. Infine, il delta cronometrico atteso tra le due mescole è di 1,0 – 1,2 secondi al giro.
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