Il futuro di Cristian Chivu è tuttora un rebus. Da tempo si discute dell’ipotesi rinnovo con l’Inter, ma passi concreti, per il momento, non sarebbero stati ancora fatti. Dal club nerazzurro, a quanto pare, nessun segnale. E’ quanto ha ribadito oggi l’agente del difensore rumeno, Victor Becali, ai microfoni di FcInterNews.it: “Siamo fermi, in attesa che qualcuno si faccia vivo”, ha raccontato l’esperto procuratore, che ha negato contatti con la dirigenza interista. Negli ultimi mesi, insomma, non ci sarebbe stata alcuna novità. Per sondare il terreno, ad ogni modo, Becali attenderà i primi giorni di gennaio, dopo i quali effettuerà ulteriori sondaggi per capire “che aria tira”. In soldoni, cosa vogliono fare Moratti e soci. Chivu vorrebbe un triennale, ma è da vedere se l’Inter vorrà accontentarlo. In fondo, si parla di un giocatore di 31 anni: i dirigenti, quindi, vogliono pensarci molto bene. Per l’ex-romanista, potrebbero sempre aprirsi le porte dell’estero. Un’ipotesi tutt’altro che peregrina, basti pensare che da tempo Radiomercato dà il Manchester City sulle tracce del polivalente difensore. Becali ha parlato così dell’eventualità: “Sono tornato ieri da un viaggio, ma per ora non dico nulla: vedremo dopo la prima settimana di gennaio…”. Insomma, bocche cucite sulle possibili destinazioni. Sappiamo però che Chivu all’estero potrebbe finirci, eccome. Sembra, tra l’altro, che il City non sia l’unico club inglese interessato alle sue prestazioni. In Italia, invece, il nome del rumeno è stato accostato diverse volte al Napoli. In effetti nella difesa a tre predisposta da Walter Mazzarri uno come lui, come centrale sinistro o anche come guida del reparto, potrebbe starci a meraviglia. Al momento, quindi, tutte le ipotesi sembrano plausibili. Anche perchè l’Inter, a quanto pare, potrebbe fare altre scelte. Per rinnovare un organico logorato da mille battaglie. In difesa si insegue sempre il brasiliano Juan dell’Internacional, senza dimenticare che è proprio in questo settore che spicca la presenza di un talento ormai affermato come Andrea Ranocchia. L’ex Bari e Genoa, decisivo a Cesena con la sua incornata vincente, si sta dimostrando degno, pur tra alti e bassi, di raccogliere l’eredità di gente come il brasiliano Lucio o l’argentino Walter Samuel, detto The Wall dai tempi di Roma.
Intorno a lui – e non solo, naturalmente – si costruirà il futuro nerazzurro. Un futuro che dovrà essere ancora vincente, come ordina Moratti.