Diego Forlan è pronto. A tornare, a dire finalmente la sua in un calcio che lo conosce ancora pochissimo. Il primo impatto con l’Italia del ‘Cacha’ non è stato di certo memorabile. Mai un lampo, di quelli mostrati, ad esempio, con la maglia dell’Uruguay, sia ai Mondiali che in Coppa America, vinta proprio dalla Celeste. Poi ci si è messo di mezzo l’infortunio, pure lungo, e di Forlan si sono perse le tracce. Ora, però, l’Inter può sorridere. Il gran rientro si avvicina, l’uruguagio scalpita, non vede l’ora. “Spero di tornare presto in campo, stiamo recuperando tutti”, ha detto oggi, riferendosi anche agli altri assenti illustri, che portano i nomi di Maicon, Lucio e Sneijder, mica robetta. La squadra – è l’opinione dell’ex-Atletico – trarrà di sicuro giovamento dal recupero di questi giocatori, tutti fondamentali, tutti fortissimi nei loro ruoli (al netto di età ed acciacchi). Da adesso in poi, un avvertimento: “Dobbiamo fare tutti di più”. La situazione in campionato, ammette Forlan, è davvero difficile, occorrerà dare il massimo per uscirne al meglio. Non c’è un solo problema in quest’Inter, e nemmeno Ranieri è riuscito a metterci una pezza. Non del tutto, almeno. Facile elencare i mali più vistosi: appagamento generale, invecchiamento della rosa, mercato sbagliato o quasi. Anche se ai vari giovani acquistati (Castaignos, Alvarez…) bisognerà dare altro tempo prima di giudicarli. Intanto i nerazzurri sono attesi da un ultimo impegno, prima di chiudere la fase a gironi di Champions. Che almeno quella ha regalato qualche soddisfazione, visto che il gruppo Ranieri passerà come primo in classifica, indipendentemente dal risultato di stasera. C’è la pratica Cska da sbrigare, una formalità. Ranieri farà un po’ di turnover, per quanto gli è possibile. In lista Champions, infatti, mancano giocatori come Cordoba o Castaignos che avrebbero potuto dare il loro apporto. Verrà confermato il giovane Faraoni, che contro l’Udinese era stato uno dei più positivi, nonostante la sconfitta. Probabile chance anche per Caldirola e Crisetig e per il brasiliano Coutinho sulla trequarti. L’attacco dovrebbe essere tutto argentino, con la coppia Milito-Zarate. Probabile l’ingresso in corso d’opera di Alvarez e Pazzini. L’Inter attende con molta ansia i gol del Pazzo.
Il Pazzini dello scorso anno, che tanto bene fece da gennaio in poi, sembra evaporato. Come buona parte dei suoi colleghi, peraltro.