CALCIOMERCATO – Mercoledì sera è arrivata la prima sconfitta di Andrea Stramaccioni da quando allena la prima squadra dell’Inter. Dopo un buon ciclo fatto da alcuni pareggi ma soprattutto da vittorie convincenti che hanno riportato la squadra in piena corsa Champions, è arrivato il brutto capitombolo allo stadio Tardini di Parma che ha fatto tornare d’attualità gli incubi di un passato non troppo lontano. E domenica sera ci sarà la sfida più impegnativa per Stramaccioni da quando siede sulla panchina nerazzurra, il derby contro il Milan. Una stracittadina meneghina dai mille significati; prima di tutto l’Inter dovrà vincere se vorrà mantenere le speranze di qualificarsi all’Europa che conta e secondariamente con una vittoria o una sconfitta la compagine nerazzurra potrebbe decidere il campionato a favore dei cugini, oppure, in favore della Juventus. Stramaccioni comunque non intende pensare ad altri: «Noi abbiamo un milione e cinquecentomila motivi per battere il Milan e la Lazio – spiega l’allenatore nerazzurro intervistato da La Gazzetta dello Sport – e poi vedremo cosa avranno fatto Napoli e Udinese. Che sia Champions o Europa League, una squadra come l’Inter deve stare in Europa. E faremo di tutto per esserci». E poi bisognerà iniziare a pensare al futuro. Secondo molti l’allenatore di origini romane rimarrà sulla panchina dell’Inter indipendentemente dall’obiettivo raggiunto a fine stagione, per altri invece, resterà solamente in caso di qualificazione ai preliminari di Champions League. Il diretto interessato commenta così: «Moratti è libero di scegliere come meglio crede e io credo che lui abbia già deciso cosa fare: è bravo a depistare, ma ho la sensazione che abbia già le idee chiare». E se l’avventura ad Appiano Gentile dovesse concludersi Stramaccioni ha ben in mente cosa vuole fare da grande: «Alla Primavera non torno: avrei potuto pensare ad un secondo anno se non fosse successo tutto quello che è successo, ma per un fatto di mio percorso personale, no, non sarebbe giusto tornare indietro». Visto il buon campionato disputato siamo certi che il giovane allenatore potrebbe ricevere chiamate importanti dalla Serie A ed eventualmente anche dalla serie cadetta.
Riuscire a far risorgere una squadra che sembrava sull’orlo del baratro come appunto quella nerazzurra è sicuramente impresa degna di merito e tutti se ne sono accorti…