Scordatevi un mercato da mille e una notte, cari tifosi interisti. Moratti aveva parlato di mercato saggio, ora Marco Branca si spinge oltre e annuncia: “Faremo scelte dolorose. Spero che i nostri tifosi capiscano, siamo obbligati a fare così”, ha spiegato ai microfoni di Tele Radio Stereo. Il tifoso medio, già provato da un’annata a dir poco deludente, ingoierà un altro boccone amaro. Scelte dolorose sta a significare che verranno tagliati stipendi onerosi, ceduti campioni stagionati e chissà cos’altro. E gli acquisti? Quest’Inter ha bisogno di essere ringiovanita, ricostruita, c’è poco da fare. Magari con talenti come Mattia Destro o il brasiliano Lucas, a proposito dei quali Branca non si sbilancia troppo: “Sono due ottimi giocatori, ma i loro prezzi non fanno al caso nostro”. L’unica faccia nuova in arrivo, a quanto pare, sembra quella del centrale argentino Matias Silvestre, in forza al Palermo. Ma nemmeno qui siamo nel campo delle certezze. “Dobbiamo prima vendere altri giocatori, altrimenti saremmo in troppi”. Insomma sembrano passati i bei tempi andati della disponibilità illimitata e dei colpi pirotecnici. Si deve far cassa e lo si farà con alcune partenze pesanti; l’obiettivo prioritario sarà quello di alleggerire il monte ingaggi. Tradotto in termini tecnici, bisognerà piazzare i Lucio, i Maicon, forse i Julio Cesar, giusto per rimanere al reparto difensivo, come conferma, in esclusiva per IlSussidiario.net, Gianluca Rossi, giornalista sportivo e tifoso interista sempre molto vicino agli ambienti nerazzurri: “Penso che i maggiori indiziati per una partenza sono i giocatori che hanno un ingaggio molto importante, i nomi sono piuttosto noti. Si parla probabilmente di Lucio, Maicon e temo, a questo punto, possa profilarsi anche una cessione di Julio Cesar”. Investire 15-20 milioni per un Lucas, invece, rimane un’utopia per l’Inter attuale. Branca lo dice chiaro e tondo, ponendo l’accento sulla necessità della società di contenere i costi. “Come tutte le società italiane non possiamo competere con la potenza economica delle grandi squadre internazionali”. Le big d’Europa, infatti, possono contare su ricavi che gli altri club si sognano. L’ideale, a suo avviso, sarebbe seguire l’esempio della rivale Juventus, costruendo dunque uno stadio di proprietà e godendo degli introiti relativi. Per il momento, però, l’Inter deve solo vendere per raggranellare quattrini. Sulla lista dei cedibili c’è l’attaccante Giampaolo Pazzini: “Ci fa piacere che sia considerato. E’ un giocatore importante e stiamo ancora decidendo cosa fare con lui”. Insomma, la cessione non è poi così scontata. O forse siamo di fronte alle solite dichiarazioni finto-criptiche, che in realtà stanno a significare che il Pazzo verrà ceduto al migliore offerente. L’ex Sampdoria e Fiorentina è reduce da un vero e proprio annus horribilis, in cui ha perso il posto da titolare in maglia nerazzurra ed è stato pure escluso dalla spedizione della Nazionale per gli Europei. Nel prossimo campionato Pazzini potrà solo fare meglio. E con lui l’Inter, che però dovrà rinunciare ai sogni troppo costosi. Mercato saggio e scelte dolorose: non proprio un orizzonte roseo. In questo quadretto manca però all’appello un nome, quello di Wesley Sneijder che è sulla lista dei partenti da ormai un anno, ma continua ad essere a tutti gli effetti un giocatore dell’Inter. Sul talento oranje, lo stesso Gianluca Rossi, pur non escludendo una sua possibilie partenza lascia aperto uno spiraglio. “Sneijder?
Sono dell’idea che di fronte alla giusta offerta nessuno sia incedibile. Se arriva un’offerta importante, il ragazzo potrebbe partire, tendenzialmente, però, dubito che quest’offerta importante possa realmente arrivare. Credo che alla fine Sneijder potrebbe anche restare”.