Altro acquisto per l’Inter nel calciomercato estivo. Non è ancora ufficiale, ma l’accordo tra le società è stato raggiunto e, quindi, si attende solo l’annuncio sui rispettivi siti. Stiamo parlando di Gabi Mudingayi, centrocampista centrale congolese – ma di passaporto belga – che arriva dal Bologna. La formula è quella ormai arcinota: prestito con diritto di riscatto, con la quale si chiudono almeno otto affari su dieci negli ultimi anni. Aspettiamo di conoscere nel dettaglio le cifre con le quali si è arrivati alla stretta di mano, intanto registriamo la quarta acquisizione del presidente Moratti, che fa seguito a quelle di Palacio, Silvestre e Handanovic (senza dimenticare il riscatto di Guarin). Con Mudingayi, l’Inter ha aggiunto un elemento a ogni reparto: se Handanovic prenderà il posto del partente Julio Cesar, Silvestre sostituisce Lucio e Palacio di fatto è l’alternativa a Pazzini – che probabilmente andrà via – Mudingayi infoltisce il centrocampo, che aveva bisogno di un incontrista, visto che Cambiasso, che resta comunque titolare, non può più garantire un rendimento ai massimi livelli per tutta la stagione. Il belga era stato bloccato da qualche giorno, in attesa degli eventi: identificato da subito come l’elemento giusto da affiancare a Guarin, il 30enne ex Bologna è in Italia da 8 anni, quando il Torino lo prelevò dal Gent. Una stagione e mezzo in granata, poi tre con la maglia della Lazio, quindi il quadriennio di Bologna, che gli ha dato sicuramente le migliori soddisfazioni. In particolare, la scorsa stagione il belga è stato uno dei punti di riferimento della squadra che agli ordini di Stefano Pioli ha centrato un sorprendente nono posto in classifica, a suon di ottime prestazioni. Mudingayi era il centrale al fianco di Diego Perez: una coppia che non brillava certo per la qualità nei piedi ma si è dimostrata ostica per tutti, perchè aveva polmoni, grinta e capacità di distruggere il gioco avversario. Quello che l’allenatore voleva, dovendo supportare la qualità di tre uomini come Diamanti, Ramirez e Di Vaio. Adesso per Mudingayi c’è il grande salto, che aveva più o meno già provato in una Lazio che però era già in declino rispetto a quella che con Cragnotti si era portata ai vertici del calcio italiano. Nello scacchiere tattico di Stramaccioni, il belga dovrà giocare davanti alla difesa, non più in una linea a 4 ma in una cerniera formata da due soli uomini. Il ruolo comunque rimane simile a quello ricoperto in Emilia: qui ci saranno le tre mezzepunte di qualità che dovranno essere adeguatamente protette. Come abbiamo detto, il titolare non sarà lui, almeno sulla carta:
Stramaccioni partirà comunque con Guarin e Cambiasso. Però, adesso l’Inter ha un rinforzo di qualità, quello che forse lo scorso anno era mancato (c’era Poli, che però aveva caratteristiche leggermente diverse e comunque non è stato disponibile per tutta la stagione). L’obiettivo di Branca è quello di fornire al tecnico almeno un’alternativa per ogni ruolo, e per il centro del campo Mudingayi rappresenta sicuramente un ottimo rincalzo, essendo peraltro già avvezzo al campionato italiano e ai suoi ritmi. L’Inter continua intanto a guardare al Brasile: Lucas Moura e Paulinhosono lì, difficili da acquistare ma tecnicamente sempre disponibili.