Dopo la bella vittoria nel Trofeo Tim, l’Inter torna a pensare al calciomercato con la consapevolezza che il successo di Bari non sia assicurazione di un’annata vincente. Il progetto di ridimensionamento costi voluto da Moratti per la stagione appena iniziata non facilita di certo il lavoro di Branca ed Ausilio, bloccati a più riprese dai cordoni della borsa serrati imposti negli uffici della Saras. Il mercato nerazzurro prosegue dunque a rilento, specie dopo aver messo a segno i colpi Silvestre, Handanovic e Mudingayi, operazioni che hanno sopperito alla partenza di Lucio, Forlan e quella, ormai scontata, di Julio Cesar. Seppure i rapporti tra Moratti e l’estremo difensore protagonista del Triplete nelle ultime ore si siano distesi, per Julio Cesar non c’è più posto alla Pinetina, e non resta quindi che fare le valige con ragionevolezza per sperare di tornare subito grande protagonista con una nuova casacca e – magari – di ammorbidire il patron sulla buonuscita e il prezzo del cartellino per la nuova destinazione. Per il portiere brasiliano restano aperte solo le piste estere, con il Tottenham in vantaggio sull’ipotesi di un ritorno in Brasile. Appare chiaro che, una volta chiuse le dolorose pratiche di cessione, i prossimi innesti dovranno obbligatoriamente arrivare in attacco. Lo splendido Philippe Coutinho di questo avvio di stagione è un’assicurazione di qualità mentre Palacio può ben figurare anche in una piazza esigente come quella meneghina, ma all’appello mancano ancora un paio di tasselli. Il primo sarà un altro fantasista da inserire nel tridente di mezze punte, l’altro dovrà essere obbligatoriamente un vice-Milito che sappia prendere il posto di Pazzini senza soffrire la concorrenza e garantendo qualche rete in più rispetto all’ex-Sampdoriano, incappato in una crisi involutiva di difficile soluzione. Per quanto riguarda il fantasista, praticamente impossibile, allo stato attuale, la pista Lucas. Telenovela infinita di questo calciomercato. Il brasiliano pare destinato a rimanere solo un sogno, nonostante le parole di Coutinho che sul sito ufficiale dei nerazzurri caldeggia un suo approdo all’ombra della Madonnina. “Speriamo possa arrivare, me lo auguro, è un campione, ma non sono io a decidere queste cose”. Ma al momento sono troppo alte le richieste del San Paolo e troppo ostica la concorrenza del Manchester United. Visto che il denaro cash per una simile operazione potrebbe arrivare solo da una eventuale cessione di Sneijder, al momento più virtuale che reale, l’Inter dovrà giocoforza rivedere le proprie posizioni e non ci sarebbe da stupirsi se alla fine del calciomercato si potesse decidere di non operare e lasciare la rosa così, in alternativa da tenere d’occhio la pista che porta al Papu Gomez. Stesso discorso non può invece esser portato avanti per il vice-Milito. Pazzini ha già la valigia pronta ed attende solo l’offerta giusta, che nelle sue idee dovrebbe essere quella della Juventus, mentre in quelle dell’Inter sarebbe un assegno da almeno 9/10 milioni di euro. Chiusa anche la cessione di Castaignos, ormai a tutti gli effetti un nuovo giocatore del Twente. Dopo queste due cessioni, la lista delle alternative al Principe si restringe al solo Samuele Longo. Nelle ultime giornate si è ipotizzato un interesse dei nerazzurri per Gilardino e su questa ipotesi si è espresso Castagner (clicca qui per leggere la nostra esclusiva). Più suggestiva è invece l’ipotesi Abel Hernandez, attaccante uruguaiano del Palermo che piace a Stramaccioni (e anche ai cugini rossoneri). L’obiettivo dei nerazzurri saerebbe quello di ripetere, con le dovute proporzioni, il colpaccio messo a segno dal Napoli con Cavani. Acquistare un giovane promettente e dalle indubbie qualità, ma ancora non affermatosi ai massimi livelli per farlo esplodere con la propria maglia. La trattativa non è facile, ma di fronte alla giusta offerta Zamparini potrebbe accettare. Meno probabilità ci sono invece per il giustiziere marsigliese: André Ayew, attaccante classe 1989 che buttò fuori i nerazzurri dall’ultima Champions con una rete al 93esimo minuto nella sfida d’andata degli ottavi di finale. Se ne è parlato, ma la trattativa è difficile.
A frenare le speranze nerazzurre c’è però la valutazione del cartellino. Le richieste dell’Olympique Marsiglia sono infatti di 15 milioni di euro, cifra ragguardevole per questo nuovo corso interista. Anche in questo caso, a sbloccare la trattativa potrebbero essere solo una serie di fortunati eventi (leggasi cessioni) allo stato attuale piuttosto difficili da ipotizzare. Certo Maicon e Sneijder possono sempre partire, ma al momento appare difficile che negli uffici di Corso Vittorio Emanuele arrivino offerte irrinunciabili. La speranza di Moratti è quella di poter esser smentiti dai fatti, ma al momento le casse languono.