CALCIOMERCATO – Scossone, dall’interno, per il calciomercato Inter. Giampaolo Pazzini, ieri a Pinzolo per festeggiare il raduno insieme ai tifosi, ha preso la parola ed ha annunciato, un po’ clamorosamente nonostante voci varie, l’addio alla società di corso Vittorio Emanuele. Alle ore 21.26 l’ex bomber della Sampdoria ha confessato, senza usare mezzi termini: «Sono contento di vedere questo grande entusiasmo, ma non dovete chiedere a me di restare. Credo che non farò più parte di questo progetto: sono sempre stato sincero, ed è giusto che vi dica che la società ha fatto altre scelte». Parole quasi scioccanti anche perché nessuno si aspettava che il Pazzo le pronunciasse appunto durante una serata di festa come quella di ieri. Scontata la reazione dei tifosi che hanno provato a convincere il giocatore con i cori: «Resta a Milano, Pazzini resta a Milano!». Lo stesso ex blucerchiato ha voluto replicare all’affetto della gente spiegando di essere pronto a convincere la dirigenza a cambiare “programmi” ma che sarà un’impresa… Il bomber italiano pagato 18 milioni di euro soltanto 18 mesi fa, durante il gennaio 2011, e reduce da primi sei mesi molto positivi con la casacca dell’Inter, è quindi ufficialmente da ieri sera sul mercato. Dicevamo, non si tratta di una novità visto che in passato già Lazio, Fiorentina e soprattutto Sampdoria si sono avvicinate all’attaccante, ma da ora il tutto è divenuto estremamente palese. Ed ora l’Inter potrebbe decidere di accelerare le pratiche relative a Mattia Destro, il principale candidato a sostituire il Pazzo. Un giocatore che piace a moltissime società, con Juventus e Roma in primis e il cui futuro appare sempre più un rebus. Una questione commentata anche da Andrea Stramaccioni che così come accaduto pochi giorni fa con Julio Cesar ha ribadito che: «Ho il massimo rispetto per Pazzini e che l’Inter viene prima di tutto. In più, è normale che un presidente possa e debba fare le proprie scelte: succede in ogni club». Uno Stramaccioni che saluta di fatto Pazzini e che nel contempo accoglie Mattia Destro, calciatore che piace moltissimo all’allenatore romano sia per la sua tenera età ma soprattutto per le sue grandi doti dimostrate ampiamente la scorsa stagione a Siena.
Un’Inter 2012-2013 che continua quindi a smantellare per ricostruire, una squadra per la quale il detto “Tutti utili ma nessuno indispensabile” calza come mai a pennello…