E’ un Wesley Sneijder decisamente al veleno quello che ai microfoni del Telegraaf si è sfogato forse per la prima volta dal passaggio al Galatasaray dello scorso gennaio. Il trequartista olandese come noto era stato messo fuori rosa dall’Inter perchè – questa la versione della società – rifiutava di abbassare le sue pretese economiche. In verità Andrea Stramaccioni ne aveva sempre fatta una questione prettamente tecnica, creando così una sorta di contraddizione interna alla società. Sneijder è tornato sul quel periodo, e non è stato tenero: “Mi spiace solo per ex compagni e tifosi”, ha detto, “ma non ho più rapporti con il resto della società e francamente che la squadra sia arrivato nono e Stramaccioni sia andato via mi importa poco. Spero solo che ora i dirigenti possano riflettere su quanto sta succedendo. Non è una situazione degna dell’Inter: mi hanno messo i bastoni tra le ruote in continuazione, hanno cercato di distruggermi e credo che se non fossi stato così forte mentalmente mi sarei anche potuto ritirare. In molti all’Inter non meritano il mio rispetto, ma alla fine tutto mi ha reso più forte. Per fortuna a Milano con me c’era mia moglie Yolanthe“. La prima metà di stagione con il Galatasaray non è stata brillantissima; la condizione fisica però era precaria, e in più è passato un periodo di difficile adattamento. Siamo certi che da settembre Sneijder tornerà protagonista.