La Juventus supera il Cuneo facendone ben otto, e oltre ai gol c’è stata quella coralità che Conte e i tifosi bianconeri cercavano. Gioco attento, piuttosto fluido in cui gli acuti dei singoli, quella qualità tanto sospirata nella scorsa stagione è venuta fuori. Nonostante gli imballi della preparazione la Juventus di Conte comincia a vedersi. Meccanismi in grado di interpretare un modulo – il famoso 4-2-4 e di cambiarlo all’occorrenza in uno stabile 4-4-2 che copre bene il campo in tutta la sua larghezza lasciando davvero poche linee di passaggio percorribili per un avversario che – pur se modesto – ci ha dato dentro davvero. Senza alcun risultato. Anzitutto la fase difensiva, è stata perfetta. Buffon inoperoso che ha cercato di rendersi protagonista con dei lanci lunghi millimetrici per le folate di Krasic e Pasquato, giusto per ver vedere che in campo c’era anche un portiere di classe. Per il resto la Juventus è stata davvero, dicevamo, un’orchestra. Ben diversa dalla banda di soldatini che abbiamo visto lo scorso anno, perché qui gli assoli di Krasic, di un Vucinic che sembra il fratello volonteroso del montenegrino indolente che abbiamo visto nell’ultimo periodo alla Roma e soprattutto di Andrea Pirlo (unico in campo per 90 minuti, e senza mai fermarsi) si sono incastonati in una intelaiatura semplice, funzionale ed efficace con un Matri a suo agio, un Marchisio e un Del Piero che sono stati valore aggiunto e un Toni che è tornato il terminale offensivo che conoscevamo. Insomma bravi tutti, e quando fai otto gol è facile dirlo, anche se il test estivo è con un avversario modesto. Tuttavia la macchina c’è e comincia a girare. Ora bisogna vedere come se la cava sotto sforzo. Ma un passo alla volta, per oggi i tifosi hanno da raccogliere le giuste soddisfazioni e possono, per una volta, immaginarsi il futuro con speranza. I marcatori? Presto detto: Matri, Marchisio, Vucinic, Pasquato, tripletta di Toni, e Ruggiero su rigore. Per Pirlo e Del Piero pali e traverse. C’è tempo.