Come un fulmine a ciel sereno, ecco la notizia: Gianluigi Buffon ha un’elongazione all’adduttore sinistro. Tradotto, significa che il portiere della Juventus e della Nazionale rischia di saltare la partita con il Napoli che, ricordiamo, è in programma sabato alle 18. Adesso tornano alla mente (non ci vuole poi questo grande sforzo: sono recentissime) tutte le polemiche che hanno accompagnato l’impegno dell’Italia contro la Danimarca di ieri sera. Dobbiamo tornare indietro di qualche giorno e ricordare le parole di Aurelio De Laurentiis: il patron del Napoli aveva osservato le immagini degli allenamenti condotti da Prandelli e aveva lanciato l’allarme. Attenzione, quelli della Juve si allenano a parte: il CT li vuole risparmiare i bianconeri. Immediate le repliche: Abete ha parlato di accuse ridicole, Prandelli ha preferito non commentare ma ha fatto capire come la pensava, da più parti si sono levati cori contro De Laurentiis. A schiarita avvenuta, ecco la seconda puntata del pre-partita: Buffon ha un affaticamento muscolare, potrebbe non giocare contro la Danimarca. E via con altre polemiche perché, guarda caso, il secondo portiere dell’Italia è De Sanctis, che gioca nel Napoli. Chissà che non sia tutto programmato? Stavolta è stato Silvano Martina, procuratore di Gigi, a insorgere: pazzesco, se Buffon sta bene non ci pensa un secondo a giocare. Insomma, sembra che gli italiani non riescano proprio a parlare di quello che succede in campo, e si debbano sempre e comunque concentrare su dietrologie che in alcuni casi non hanno nemmeno ragione di esistere. Tanto che, la sera prima della partita, Enrico Castellacci aveva alzato il pollice: Buffon ce la fa. Non è stato poi così, visto che in campo ci è andato davvero De Sanctis. Il primo amareggiato per non aver potuto giocare, però, è stato il capitano di Italia e Juventus; che adesso, pensa un po’, non sa nemmeno se riuscirà a difendere la porta bianconera nella partita di cartello dell’ottava giornata di serie A, che qualcuno non ha esitato a definire come un nuovo Clasico d’Europa. Cosa ci inventeremo stavolta? Che Buffon salta il Napoli apposta per essere pronto alla doppia sfida contro il Nordsjaelland? Dovesse vincere questa linea, arriveremmo a pensare che Vidal e Pandev, squalificati nel primo impegno delle loro nazionali e rientrati in anticipo a Torino e Napoli, si siano fatti sventolare apposta i cartellini sotto il naso. Ora, d’accordo che a pensar male spesso ci si azzecca, ma a voler tenere questa linea non si uscirebbe più da un circolo vizioso di polemiche aperte. Meglio concentrarsi sul campo e su quello che si vedrà sabato pomeriggio allo Juventus Stadium. Di sicuro i campioni d’Italia hanno altri problemi a cui pensare: se Marchisio, uscito dolorante a una spalla dalla gara contro la Danimarca, domani riprenderà gli allenamenti regolarmente, Vucinic è tornato con l’influenza dalla trasferta in Ucraina e la sua presenza contro il Napoli è in forte dubbio. In preallarme ci sono Matri e Quagliarella:
Potrebbero essere loro a sostenere il peso dell’attacco bianconero. Lo scorso anno, nel 3-0 con cui la Juventus aveva schiantato il Napoli (era il primo aprile), avevano giocato Borriello e Vucinic; ma Quagliarella era entrato al 25′ della ripresa sull’1-0, segnando anche l’ultimo gol (ed evitando di esultare, cosa che farà ancora se gli capiterà di mettere il pallone in porta). Senza il montenegrino Conte dovrà rivedere leggermente i suoi piani: anche Giovinco è in lizza per una maglia, ma la maggior freschezza dei suoi colleghi di reparto potrebbe essere il fattore discriminante. In casa Napoli non ci sono invece problemi, se non che Cavani, ma era ampiamente annunciato, rientrerà solo 48 ore prima del fischio d’inizio, e potrebbe risentirne. Dalle parti di Castelvolturno sperano ovviamente che non sia così, e sognano un altro 9 novembre 1986.