E adesso, quale sarà il prossimo limite? Con la vittoria sull’Inter di ieri sera, la Juventus di Antonio Conte ha battuto il record di imbattibilità che apparteneva a Fabio Capello: sono 29 le partite senza sconfitte per i bianconeri, una in più di quante ne avesse realizzate l’ultima Juventus in grado di sollevare un trofeo. Attenzione: trattasi della coppa per il campionato 2005/2006, guardacaso quello poi finito all’Inter a tavolino, quello al termine del quale i bianconeri conobbero l’inferno della serie B. Quella Juventus partì a razzo: 9 vittorie consecutive, record assoluto come striscia iniziale. Poi la sconfitta di San Siro contro il Milan, unica partita persa di una cavalcata lunga 38 giornate e chiusa con il ventinovesimo scudetto. Conte l’ha ripetuto più di una volta: “Andate a rileggervi i nomi di quella rosa, vi renderete conto di quello che stiamo facendo”. Già: Thuram, Cannavaro, Emerson, Vieira, Nedved, Camoranesi, Trezeguet, Ibrahimovic, Zambrotta. E avanti così. Da far paura, eppure il tecnico salentino ha fatto meglio (e i risultati utili sono 33, considerando le 4 partite di coppa Italia). Insomma: un record importante per una squadra che si sta togliendo molte soddisfazioni. E’ vero, forse qualche tifoso avrebbe preferito perdere un paio di partite in più ma vincerne anche due di quelle pareggiate: in questo modo, la Juventus sarebbe più vicina al Milan in classifica. Intanto, però, il primato è significativo: dopo due anni orribili (Conte ha già superato i 55 punti fatti registrare da Ferrara-Zaccheroni e i 58 di Delneri, con 9 giornate ancora da disputare) il fatto che la Juventus non abbia ancora perso deve essere motivo di orgoglio per tutto l’ambiente, anche se è indubbio che nell’era dei tre punti il pareggio è considerato quasi alla stregua di una sconfitta, e che 14 pareggi su 29 partite sono decisamente troppi. Ma i bianconeri sono lì, a giocarsi lo scudetto, e hanno dato una dimostrazione di solidità impressionante, riuscendo a raddrizzare partite nate male (su tutte, la gara contro il Napoli, quando la Juventus si trovò sotto 2-0 e poi 3-1) e non mollando mai in nessuna circostanza. In più, c’è la finale di Coppa Italia, dove i bianconeri non arrivavano dal 2004: dopo anni di frustrazione, la Juventus torna a giocarsi qualche trofeo, e soprattutto si lascia alle spalle un biennio in cui la sconfitta era all’ordine del giorno. E’ anche per questo che Antonio Conte ha sempre fatto vanto dell’imbattibilità dei suoi ragazzi; e adesso ha una ragione in più per esserne contento. A conti fatti, gli resta ancora un obiettivo: chiudere il campionato senza sconfitte, impresa mai riuscita a nessuno da quando la serie A è a 20 squadre.
La Juventus si andrebbe ad aggiungere al Milan (1991/1992 su 34 giornate), Perugia (1978/1979, 30 giornate), Genoa (1922/1923, 28 giornate) e Pro Vercelli (1912/1913, 19 giornate). Ben più difficile il record assoluto, sempre del Milan che timbrò 58 partite da imbattuto prima di cadere su una punizione di Faustino Asprilla. Certo, vale la pena di dirlo: per il bersaglio grosso, un bersaglio tricolore, Conte e tutto il suo gruppo il campionato senza perdere lo baratterebbero al volo; e siamo sicuri che i tifosi della Juventus la pensino allo stesso modo.