Ha scelto la via del pattegiamento Antonio Conte. Mercoledi prossimo si aprirà il processo calcioscommesse, nel quale l’allenatore della Juventus risulta deferito per omessa denuncia (doppia: il provvedimento si riferisce alle partite del Siena 2010/2011, quello che lo stesso salentino ha portato in serie A, contro AlbinoLeffe e Novara): la linea scelta dalla società, di comune accordo con il tecnico, è quella dello sconto della pena. Conte, ricordiamolo, non è ancora stato condannato, e giustamente ieri lo ha voluto ricordare al termine della partita amichevole di Berlino, che la Juventus ha vinto 2-0 contro l’Hertha (clicca qui per la cronaca e il tabellino); ma alla fine, pare, i bianconeri vogliono eviìtare il rischio di una condanna ben più lunga per l’allenatore, che potrebbe raggiungere anche l’intera stagione di squalifica. Dunque, mercoledi verrà resa nota ufficialmente la posizione della Juventus. Da allora, se tutto sarà confermato, Conte non siederà in panchina fino al primo novembre. Salterà, oltre alla Supercoppa Italiana, dieci gare di campionato (tra cui Udinese, Roma e Napoli: rientrerà per l’Inter) e tre delle sei sfide del girone eliminatorio di Champions League. Quattordici partite: un prezzo che la Juventus ha ritenuto “accettabile” pagare, a fronte come detto di un rischio maggiore. Chiariamo subito: Conte non avrà accesso alla panchina nè alla zona mista dove solitamente si effettuano le interviste post partita, ma per il resto potrà tranquillamente dirigere gli allenamenti, presenziare alle conferenze stampa e alle riunioni tecniche con i suoi calciatori. Questo perchè il regolamento vieta semplicemente l’accesso a spogliatoi, tunnel e recinto di gara. Tradotto: la Juventus avrebbe già trovato al suo allenatore un posto in tribuna, visto che lì ci potrà andare. La società bianconera, dunque, è convinta che il provvedimento non sarà troppo dannoso, se Conte potrà comunque svolgere il suo lavoro; una posizione condivisa anche da Mario Sconcerti (clicca qui per l’intervista esclusiva). L’alternativa sarà interna, rigorosamente interna: niente Capello, niente Prandelli, come si era ventilato: per tre mesi, e a queste condizioni, si cercherà un elemento già presente in società. In pole position, e sicuro almeno al 95% di essere il prossimo allenatore, c’è Marco Baroni, tecnico della Primavera che ha appena iniziato il suo secondo anno con i giovani della Juventus. La scorsa stagione…
… ha vinto il Torneo di Viareggio e perso la finale di Coppa Italia, fermandosi ai quarti di finale di campionato. L’altra idea è quella di Massimo Carrera, già compagno di squadra di Conte alla Juventus e oggi collaboratore di campo. Sarà comunque un duro colpo per la squadra, che nelle partite dei primi tre mesi sarà privata delle urla del suo condottiero (il quale è solito finire i novanta minuti sempre senza voce), ma Andrea Agnelli ha mantenuto la promessa: ha detto che in nessun modo il caso delle scommesse avrebbe potuto allontanare Conte dalla Juventus, ed è stato di parola. Il primo novembre, lo Juventus Stadium sarà nuovamente del salentino.