La Juventus vince il Trofeo Berlusconi per 3-2 sul Milan (decimo in bacheca, l’ultimo era arrivato nel 2010) e dimostra ancora una volta la grande forza della rosa bianconera. Già contro il Napoli, in Supercoppa Italiana, la formazione guidata da Antonio Conte (e ora da Carrera) aveva dato una sensazione di superiorità, ma ieri sera il Milan in prima istanza e le altre avversarie a rimorchio si sono rese conto di come la Juventus abbia acquisito una profondità, nelle scelte a disposizione, da prima della classe. Marrone, Pogba, Asamoah (che ha giocato cinque minuti): i campioni d’Italia fanno sul serio, e ora dopo l’ottimo mercato estivo vanno a caccia della ben nota ciliegina sulla torta: l’attaccante, che con un Vucinic così andrebbe a nozze. Matri continua a segnare e non sembra assolutamente un elemento da vendere, ma Conte vorrebbe un centravanti di grande livello. Il calciomercato della Juventus da questo punto di vista ha ricevuto dei no inequivocabili dalla Fiorentina per Jovetic e da Van Persie che è andato al Manchester United. L’infortunio di Aguero nel Manchester City (niente di grave però) costringerà il club inglese a blindare Dzeko e a ritornare su Jovetic, attaccante della Fiorentina che i Della Valle non vogliono assolutamente lasciar partire (ma i Citizens non avrebbero problemi economici se decidessero di fare sul serio). La Juventus è sempre su Fernando Llorente, che ieri ha assistito al tonfo dell’Athletic Bilbao che ha perso in casa 5-3 contro il Betis Siviglia. I bianconeri non vogliono assolutamente superare la soglia dei 20 milioni di euro, al momento l’offerta è ferma a quota 18 milioni, si proverà a salire di altri due milioni ma il club basco dovrà prendere una decisione. Il presidente Urrutia ha deciso di cedere il giocatore solo dinanzi a un’offerta da 36 milioni di euro, ovvero il valore della clausola rescissoria del giocatore, ma Llorente è in scadenza di contratto e in più a Bilbao non tira una bella aria: in un negozio di merchandising dell’Athletic è apparsa una scritta che, testualmente, diceva “A morte lo spagnolo Llorente” (non bisogna certo spiegare, trovandoci a Bilbao, il perchè di quell’aggettivo “spagnolo”. Comunque, se il braccio di ferro dovesse continuare, il club bianconero cercherebbe di puntare su altri giocatori. Nel mirino c’è sempre Alvaro Negredo, attaccante spagnolo del Siviglia, classe ’85, che nell’ultima stagione ha segnato 14 gol in 36 partite. Lo Squalo però convince di meno. per questo la valutazione fatta dal club andaluso, 20 milioni di Euro, è considerata troppo elevata da Marotta. Oltre ai due spagnoli, la Juventus guarda anche in altre zone d’Europa. A Manchester, sponda United, dopo l’arrivo di Robin Van Persie si cerca di piazzare il bulgaro Dimitar Berbatov, attaccante bulgaro classe ’81 che è in scadenza di contratto e necessita di fare una nuova avventura professionale. La Juventus non pagherebbe tanto dal punto di vista del cartellino, ma Berbatov vuole mantenere l’ingaggio da 5 milioni di euro che prende in Inghilterra, e questo naturalmente costituisce un problema per i bianconeri. Infine, i campioni d’Italia tengono d’occhio anche Luiz Adriano, attaccante brasiliano dello Shakthar Donetsk, club ucraino allenato da Lucescu.
Il giovane brasiliano, classe ’87, vorrebbe lasciare il club ucraino in vista della prossima stagione. La Juventus potrebbe essere un banco di prova interessante per Luiz Adriano, che potrebbe confrontarsi con un campionato difficile. Fermo restando che, visto il Vucinic di ieri e il gol di Matri, la questione attaccante potrebbe non essere più una necessità impellente.