CALCIOMERCATO – A Milanello, fra le fila dei campioni d’Italia in carica, si può ormai parlare di caso Pato. Il Papero ha iniziato la stagione 2011-2012 con i migliori auspici, forte dei 60 gol in 135 presenze con la casacca rossonera a soli 22 anni. Numeri importanti, che in pochi hanno eguagliato nella storia del calcio, ma le statistiche e i dati purtroppo non bastano. Quest’anno infatti, il giovane nazionale brasiliano ha realizzato una sola rete in campionato e dopo uno stop prolungato e la prova incolore contro il Bologna, in molti, anche fra i più accaniti suoi sostenitori, si stanno iniziando a domandare chi è Pato: un sicuro campione del futuro o una promessa mai mantenuta? La sensazione circolante è che tale domanda se la sia posta anche la dirigenza di via Turati visto che, a partire dalla prossima estate, e con il probabile arrivo di Tevez e Maxi Lopez all’ombra della “Madunina”, nulla è da escludere. La carriera del Papero è stata fin qui costellata di straordinari exploit sia in negativo quanto in positivo. A periodi da fuoriclasse assoluto alterna spesso momenti in cui diventa il fantasma di se stesso. Flash eccezionali alternati a prestazioni da ultimo panchinaro, una mancanza di continuità che ha sempre caratterizzato Pato, sin dalla gestione Ancelotti passando da quella Leonardo ed arrivando fino ai giorni nostri, con Allegri sulla panca. Sia chiaro, nessuno discute i mezzi e le qualità tecniche e atletiche del brasiliano, semmai, la costanza, l’applicazione e l’impegno durante le partite e gli allenamenti. Troppe volte infatti il nazionale sudamericano è apparso un corpo estraneo all’interno dello scacchiere rossonero, come appunto accaduto domenica al Dall’Ara. Il Milan e Allegri, fin qui, hanno sempre confermato e ribadito la propria fiducia nel brasiliano, decidendo di insistere nei suoi confronti, ma numeri alla mano targati 2011-2012, appare evidente la crisi del Papero attuale. Quest’anno, tenendo conto anche delle poche partite disputate dall’attaccante, il brasiliano è reduce dal suo peggior inizio di stagione da quando è sbarcato in Italia con una sola rete in campionato, contro le 2 addirittura dell’esordio datato 2008-2009, per arrivare alle 6 dello scorso campionato e del 2009-2010. Inoltre, nelle 10 partite in cui Pato è sceso in campo, il Milan ha vinto due sole volte, con l’Inter in Supercoppa Italia a Pechino e con il Chievo a San Siro; sei sono stati i pareggi e due le sconfitte. Senza di lui, invece, il Milan ha ottenuto 9 successi, un pari ed una capitolazione.
Infine, per chiudere il cerchio, non ci si può dimenticare della mancanza d’intesa con Ibra, non dichiarata ma evidente. Lo svedese tende a portarsi fuori dall’area aspettando il taglio del compagno, ma se il collega rimane statico…