Lucas Rodrigues Moura da Silva, centrocampista del San Paolo, non arriverà In Italia. Il talento brasiliano, classe 1992, è da tempo al centro di un intrigo di mercato che vede Genoa, Milan e Roma sulle sue tracce, nel tentativo di portarlo in Italia, ma le possibilità che l’affare vada a buon fine sono praticamente nulle. Questo è il parere di Sabatino Durante, agente Fifa e grande esperto di calcio sudamericano che, intervenuto in esclusiva a ilsussidiario.net, ha fatto il punto della situazione sul futuro del ragazzo. “Lucas è un giocatore veramente completo, già nel giro della Nazionale maggiore – precisa Durante – che ha tutte le carte in regola per diventare un fuoriclasse” è il parere dell’agente Fifa, che sottolinea però come “le possibilità di vederlo in Italia sono praticamente nulle, per tre motivi fondamentali: il costo del cartellino (minimo 40 milioni di euro), il fatto che il San Paolo non ha intenzione di venderlo e la poca lungimiranza dei club italiani, incapaci di intravedere il talento dei giovani al momento giusto”. Durante racconta come qualche anno fa, quando il ragazzo aveva solo 16 anni, venne messo sotto contratto per cinque anni dal San Paolo: “ma a quell’età si possono far firmare solo contratti triennali” – spiega Durante – “e quando lo proposi a molti club italiani, sapendo di questo contratto non valido con il San Paolo, nessuno mi ascoltò”. Un’occasione sprecata, dato che “allora con 3/400 mila euro lo si portava a casa” ribadisce Durante. Adesso la situazione è mutata, il ragazzo è cresciuto, si è imposto in patria e in nazionale e il costo, inevitabilmente, è lievitato a dismisura. Proprio questi sono i motivi che impediranno ai veri talenti brasiliani – che Durante ritiene essere “Ganso, Lucas e Neymar” – di confrontarsi prima o poi con il nostro campionato. “Ormai i nostri club possono spingersi fino alla soglia dei 20/25 milioni di euro per i calciatori: tutti gli affari più costosi non vedono più protagoniste le nostre squadre” sottolinea Durante, che lamenta anche una scarsa capacità dei talent scout nostrani di “saper prevedere” il talento nei ragazzi sudamericani.
“Il grosso problema delle nostre società” – prosegue Durante – “è che mandano gli osservatori a spot in Brasile, gli fanno osservare 2/3 partite e poi pretendono report dettagliati sui ragazzi visionati: ma i ragazzi vanno osservati nel lungo periodo. Questa modalità di lavoro i club europei la stanno imparando, i nostri ancora no e perdono delle occasioni importanti”. Ecco perchè secondo Durante Milan, Roma e Genoa sono destinate ad inseguire un sogno, troppo costoso, chiamato Lucas.