Adesso c’è l’ufficialità: Zlatan Ibrahimovic non prenderà parte a Milan-Juventus, il big-match in programma dopodomani a San Siro. La Commissione Disciplinare ha deciso infatti di respingere il ricorso presentato dal club rossonero contro la squalifica di tre turni inflitta allo svedese per la nota lite con l’azzurro Aronica. Per Ibra quello contro i bianconeri sarà l’ultima giornata di stop, dopodichè potrà tornare finalmente a disposizione di Massimiliano Allegri. Il tecnico rossonero, di sicuro, non sarà rimasto spiazzato dalla sentenza. C’era esattamente il 50 per cento di possibilità che il campione svedese non fosse della partita, e in questi giorni a Milanello ha progettato due Milan diversi, con o senza Ibra. Con lo statuario attaccante al centro dell’area, sarebbe stata più o meno la solita squadra, pronta ad assecondare gli estri di un giocatore che peraltro – salvo rari casi – ha dimostrato di soffrire molto i big-match. I maligni potranno pensare adesso che, in fondo, non tutto il male viene per nuocere. La verità, come sempre in questi casi, sta nel mezzo: il Milan, senza la presenza di Ibrahimovic, perde tanto, tantissimo, ma ha tutti i mezzi per sopperire al forfait. Intanto, il momento di forma della squadra è ottimo, come dimostrato dalle vittorie contro Udinese e Cesena in campionato e contro l’Arsenal in Champions League. E poi, pian piano, i Grandi Infortunati stanno recuperando: Pato dovrebbe essere a disposizione, meno probabile, ma comunque fattibile, il recupero di Boateng. Un altro problema per mister Allegri è rappresentato da Maxi Lopez, che oggi si è allenato a parte per un fastidio al polpaccio. Al momento, insomma, l’unico sicuro del posto sembra essere il brasiliano Robinho. Possibile anche la conferma dell’olandese Emanuelson nel ruolo di trequartista, anche se siamo sicuri che da ora a sabato molte cose potranno cambiare. L’importante è che il Milan faccia tesoro degli errori commessi nelle due precedenti sconfitte con la Juve, tra campionato e Coppa Italia. I rossoneri, sulla carta superiori tecnicamente, dovranno essere bravi a non lasciarsi sopraffare dall’agonismo furioso degli uomini di Conte.
Vincerà chi avrà più fame, molto probabilmente. E pazienza, per il Milan, se non ci sarà quel lungagnone svedese là davanti…