Lutto nel mondo del calcio, in particolare per quanto riguarda Milan e Roma: è scomparso, all’età di 58 anni, Aldo Maldera, terzino (e centrocampista) sinistro che ha avuto negli anni Settanta il suo periodo di maggior gloria. Le cause della morte sono ancora ignote, per ora è giunta solo notizia del decesso per il quale ci uniamo al cordoglio dei familiari. Aldo Maldera era nato a Milano, il 14 ottobre del 1953. Aveva origini baresi ed era fratello minore di Attilio e Luigi: per questo nel mondo del calcio era conosciuto come Maldera III (ai tempi si usava associare il numero romano al giocatore dal cognome uguale, per parentela, era il caso anche di Franco e Giuseppe Baresi, i più famosi in questo senso furono forse i fratelli Sentimenti, il cui “quarto” fu portiere della Juventus). Tornando a Maldera, da buon milanese cominciò a giocare a calcio a buoni livelli tra le giovanili dei rossoneri. L’esordio in prima squadra il 26 marzo del 1972, in occasione della partita contro il Mantova. All’epoca, però, il titolare del ruolo sulla corsia mancina era un certo Karl-Heinz Schnellinger, conosciuto ai tifosi italiani soprattutto per quel gol realizzato contro la nostra nazionale nella semifinale storica di Messico 1970 con la Germania; per questo l’allenatore Nereo Rocco decise che fosse meglio mandarlo a farsi le ossa in provincia. Approdò al Bologna, ma qui giocò soltanto 3 partite prima che il Milan lo richiamasse per farne il terzino sinistro titolare (il tedesco aveva già 35 anni). Da lì, divenne una bandiera del Diavolo: saranno nove le stagioni consecutive a San Siro, 227 presenze e 30 gol in serie A, con la soddisfazione della vittoria della Coppa Italia nel 1977 e lo scudetto della stella, storico per la storia del Milan, al quale contribuì con 9 reti. Già, perchè Maldera era soprannominato il Cavallo per la sua grande facilità nella corsa e nel dribbling, qualità che lo rendevano molto pericoloso anche in zona gol. Nel mentre, Maldera aveva avuto anche la grande soddisfazione di essere convocato in Nazionale, e di farvi esordio nel corso del Torneo del Bicentenario, giocato a New York per celebrare il bicentenario della fondazione degli Stati Uniti: era il 28 maggio del 1976, in azzurro il terzino realizzerà 10 presenze, prendendo parte anche alla spedizione argentina del 1978 (la Nazionale giunse quarta); giocò una partita, ininfluente, ovvero la finale per il terzo e quarto posto che l’Italia perse ai rigori contro il Brasile. Nel 1982 il Milan lo vendette alla Roma:
In giallorosso Maldera giocò tre stagioni, e al primo anno vinse lo scudetto, giocando poi la Coppa dei Campioni 1983/1984 pur senza essere un titolare (non prese parte alla finale dell’Olimpico contro il Milan). La fine della sua carriera arrivò a 33 anni, dopo due stagioni senza troppa gloria nella Fiorentina. Oggi lo piangono i familiari, gli sportivi di tutta Italia e in particolare i tifosi del Milan e della Roma.