Roberto Donadoni, allenatore del Parma, ha concesso un’intervista a SkySport in cui ha parlato di tanti argomenti, a cominciare dalla pausa del campionato che potrà giovare al suo Parma: “La sosta è caduta a puntino; dopo avremo una partita, contro il Pescara in casa, fondamentale per avvicinarsi alla salvezza che è sicuramente il nostro primo obiettivo. Vogliamo dare soddisfazione ai nostri tifosi, anche perché il ruolino di marcia degli ultimi tempi non è adeguato alle prestazioni precedenti“. Poi il mister, ex commissario tecnico della nazionale dal 2006 al 2008, ha detto la sua sul tema del momento legato agli azzurri, ovvero il possibile ritorno di Francesco Totti: “Devo dire che sta facendo cose straordinarie, non si offenderà se dico che probabilmente nemmeno tre-quattro anni fa stava fisicamente come ora. Per il ct è importante tenere in considerazione tutti, e valutare quello che ogni singolo può dare, credo che le valutazione di Prandelli sia stata giusta”. E poi: “Totti fa il calciatore, e come tale ha degli stimoli di fare ciò che fa ne modo migliore. Per come sta giocando oggi la Nazionale è un pensiero che non può trascurare, altrimenti ragionerebbe già da ex giocatore“. Immancabile la domanda sul futuro, di Donadoni e del Milan, cui allenatore del Parma è già stato accostato più volte. Questa la risposta: “Sono cose che ascolto, mi piace ascoltarle tutte. Per me è importante finire bene la stagione con il Parma, non per frasi di circostanza ma è la verità, è quello che voglio e devo fare. Il resto lascia un pò il tempo che trova: il mio futuro passa attraverso il Parma, poi si faranno delle valutazioni. Ma adesso Parma e basta“. Donadoni è stato stuzzicato più nello specifico su Massimiliano Allegri: “Solo lui conosce quello che è la situazione interna, sua e del Milan; io non la conosco se non per sentito dire tramite stampa, che poi spesso non corrisponde a verità. Allegri ha ottenuto un bel risultato con una squadra che non è quella dell’anno scorso: ha le carte in regola per valutare il suo futuro“. Infine Sebastian Giovinco, esploso sotto la sua guida a Parma e criticato oggi nella Juventus, per…
…l’inferiore vena realizzativa: “La considerazione nei suoi confronti è stata molto alta, spesso c’è stato ballottaggio per altri attaccanti ma non per lui. Sento tante valutazioni non positive, ma mi sento di dire che ha fatto un’ottima stagione ed è un giocatore di assoluto livello, di cui la Juventus non potrà provarsi“.