Il closing del Milan sembra essere finalmente in dirittura d’arrivo, ma il futuro patron Yonghong Li per acquisire il Milan da Silvio Berlusconi si sta appoggiando al fondo Elliot, che ha prestato i soldi necessari al versamento delle caparre e anche della quota che sarà ancora necessario versare a Fininvest per completare il passaggio di proprietà, possibilmente entro il 14 aprile che è la nuova data indicata per completare l’ormai famigerato closing. Ci si chiede come si comporterà Li per poter poi ripagare il debito: secondo quanto riportato dal prestigioso quotidiano economico Financial Times, Yonghong Li quoterà subito il Milan sulla Borsa di Hong Kong per avere la liquidità necessaria a ripagare il debito acceso con il fondo Elliot per rilevare la società. Secondo quanto riportato invece dal Sole 24 Ore, il listino su cui quotare il Milan potrebbe essere quello di Wall Street, la Borsa di New York. Il motivo è presto detto: in alcune piazze finanziarie, come quella di Hong Kong, è necessario il requisito di tre bilanci in utile consecutivi per essere quotati. Requisito che il Milan non soddisferebbe nemmeno nel 2018, visto che il bilancio che sarà approvato nelle prossime settimane dovrebbe chiudere con un rosso superiore ai 70 milioni. Ecco dunque che la soluzione più credibile è Wall Street. In ogni caso saranno naturalmente messe sul mercato solo quote di minoranza, perché naturalmente il controllo della società resterebbe a mister Li.
I tanti ritardi che stanno condizionando le vicende del closing Milan stanno rallentando di conseguenza anche l’argomento stadio per il Milan ma pure per l’Inter. Proprio i nerazzurri adesso premono per capire quale sarà il futuro di San Siro: come riferisce La Gazzetta dello Sport in edicola oggi, il proprietario dell’Inter Steven Zhang punterebbe a rimanere al Meazza, che è un simbolo conosciuto in tutto il mondo, ma con un profondo ammodernamento. Tuttavia lo stadio di San Siro è di proprietà del Comune di Milano ed è concesso in affitto alle due società milanesi, dunque è una vicenda che coinvolge tre soggetti e in questo momento in casa Milan ci sono altre priorità. Ecco perché Zhang vuole dare fiducia al connazionale Li, ma a tempo. Se il closing finalmente si concretizzerà per il 14 aprile (guarda caso alla vigilia del derby), tutto bene; altrimenti l’Inter potrebbe iniziare ad agire in prima persona, anche perché i nerazzurri hanno nel cassetto un progetto già concepito quando sembrava che il Milan dovesse fare il proprio nuovo stadio al Portello e dunque San Siro sarebbe rimasto solo all’Inter. Poi l’ipotesi Portello è sfumata ed è iniziato il tormentone legato appunto al closing, che ha bloccato ogni possibile iniziativa del Milan legata ad un nuovo stadio o almeno all’ammodernamento del Meazza. La pazienza dell’Inter sta per finire, ecco perché il noto quotidiano sportivo ipotizza che Zhang possa iniziare ad agire in proprio, con il Milan che eventualmente farebbe la sua parte più avanti, quando la nuova proprietà si sarà assestata. Sempre che non ci siano ulteriori colpi di scena…