Attenzione a Laguna Seca. A pochi minuti dall’inizio delle qualifiche del Gran Premio di MotoGp degli Stati Uniti ci mancherebbe solo la pioggia per rendere insidiosa una pista che ha mietuto nell’ultima sessione di libere una vittima illustre e ironia della sorte dopo la bandiera a scacchi. Jorge Lorenzo è stato infatti disarcionato secco dalla sua Yamaha in un punto abbastanza innocuo della pista quando, per detta sua, non stava nemmeno andando particolarmente veloce. Una caduta davvero brutta quella di Lorenzo, che ha espresso poi il desiderio di esaminare i filmati della Dorna per poter capire meglio la dinamica di un volo pauroso e inspiegabile. Fortunatamente senza conseguenze. Il pilota maiorchino aveva concluso al terzo posto le libere dietro a Stoner e Pedorsa sulle Repsol Honda ufficiali. Ma di un capello. I primi tre piloti infatti sono chiusi nello spazio di 49 millesimi.
Tornando alla caduta di Lorenzo (non è stato l’unico in questa sessione di prove), il pilota della Yamaha numero 1 ha sbattuto violentemente più volte le gambe sull’asfalto prima di finire nella sabbia, colpito una volta ancora dalla moto che gli è carambolata addosso. Tanta paura, ma è stato un attimo. Lunghissimo. Lorenzo non si alzava e poi è stato sorretto mentre abbandonava il tracciato. Tuttavia poi si è ripreso. Gran botte, in sintesi, specialmente alla gamba destra, ma sarà in sella. Simoncelli con la sua Gresini non è andato oltre il quarto tempo, primo degli umani, mentre Hayden e Rossi con le Ducati ufficiali hanno centrato solo il settimo e ottavo tempo. Difficile che vadano molto oltre in qualifica, anzi devono guardarsi da Bautista, che oggi è sembrato estremamente combattivo con la sua Rizla Suzuki Gp. Insomma tante insidie e pochi sogni per la Ducati in una serata italiana che vorrebbe sognare un po’ di più, e invece rischia di rivivere incubi ancor troppo recenti. E ora la parola alla pista, le qualifiche del Gran Premio di MotoGp di Laguna Seca stanno per cominciare…
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