Il ritorno di Valentino Rossi alla Yamaha, dopo due anni deludenti alla Ducati, sarà certamente il principale motivo d’interesse del Mondiale della MotoGp 2013. Si ricompone così il binomio che ha conquistato quattro titoli mondiali in sette stagioni dal 2004 al 2010, e anche la coppia di piloti con il campione di Tavullia e l’iridato in carica Jorge Lorenzo. Quello di cui aveva bisogno il Motomondiale orfano di Casey Stoner, e quello di cui ha bisogno anche lo stesso Valentino dopo due stagioni difficilissime. L’ambiente della Yamaha sembra quello giusto per rilanciarsi dopo la difficile esperienza sulla Desmosedici, moto su cui Rossi non si è mai trovato bene – a differenza del feeling con la che fu eccezionale fin dalla prima gara, l’indimenticabile Welkom 2004. Ma come è cambiato Valentino Rossi in questi due anni? Le difficoltà che lo hanno messo in una situazione mai vissuta prima come sportivo, che effetti hanno avuto sull’uomo Valentino? Il nove volte campione del Mondo ne ha parlato diffusamente nel corso di una intervista che ha concesso all’importante quotidiano sportivo francese ‘L’Equipe‘: “Di solito si dice che si esce più forti dai periodi difficili e io penso di aver imparato qualcosa da questi due anni”, ha dichiarato l’ex pilota della Ducati. “Ovviamente, sono deluso dai risultati e dal fatto di non essere riuscito a migliorare la moto al punto da vincere delle gare o comunque di farla andare più veloce. Certo, non avevo bisogno di vivere due anni difficili, ma chi lo sa, forse tutto questo mi aiuterà a apprezzare di più quello che vivrò con la Yamaha”. Poi la frase che interesserà di più a tutti i suoi tifosi, che naturalmente sperano di rivederlo sul gradino più alto del podio con la moto giapponese: “Non credo di aver dimenticato come si fa il pilota, sono sempre in forma e molto motivato”.
A 34 anni (quanti ne avrà nella prossima stagione) il Dottore ha ancora voglia di stupire, e tornare a vincere dopo due anni di magra e battendo con la stessa moto il campione del Mondo in carica, sarebbe veramente il sigillo più prestigioso su una carriera che resta comunque di primissimo livello: “Spero che questo contratto di due anni con la Yamaha sia l’ultimo, perché vorrebbe dire che tutto è andato bene” è l’auspicio di Rossi, che nel 2013 vivrà la sua quattordicesima stagione nella classe regina, tra 500 e MotoGp, un traguardo certamente significativo.
E i propositi di ritiro non lo sfiorano ancora, ha aggiunto il ‘Dottore’: “In questi due anni non ho mai pensato di ritirarmi, spero di continuare a fare il pilota, magari su quattro ruote, non allo stesso livello ma con lo stesso impegno. Bisogna comunque andare avanti fino a quando si ha la voglia, perché se poi ci si ferma troppo presto si rischia di pentirsi di quella decisione”.