Valentino Rossi lascia la Ducati e torna alla Yamaha. Lo ha comunicato la stessa casa bolognese: il pilota italiano, dopo due anni con la casa di Borgo Panigale, tornerà alla casa giapponese alla fine di questa stagione. La notizia era nell’aria, dopo i continui insuccessi di Valentino con la Ducati. Rossi tornerà a correre con la Yamaha: ha sottoscritto un contratto per le prossime due stagioni. Rossi era arrivato alla Yamaha nel 2004, arrivando a conquistare quattro titoli 4 titoli di Campionato del mondo MotoGP. In sette anni con la scuderia nipponica aveva vinto 46 Gran Premi, prima di lasciarla alla fine della stagione 2010. Valentino attualmente è ottavo nel Mondiale MotoGP, guidato da Jorge Lorenzo con cui il Doctor farà coppia dalla prossima stagione. Per parlare di questa partenza di Rossi dalla Ducati abbiamo contattato in esclusiva Fausto Gresini, manager e fondatore del team Gresini Racing dove oggi i suoi piloti sono Alvaro Bautista e Michele Pirro. Eccolo in questa intervista a ilsussidiario.net.
Rossi se ne va, scelta giusta?
E’ una sua scelta, per ritrovare nuovi stimoli, per dimostrare di essere competitivo e poter tornare a lottare per il Mondiale.
Flop Ducati o flop di Valentino, considerando le sue ultime prestazioni?
Diciamo che le prestazioni della Ducati non hanno aiutato Valentino. Poi è logico che lui abbia perso un po’ la fiducia nella moto e non abbia fornito grandi prove ultimamente. Si può tranquillamente dire che è il fallimento di un progetto tecnico a cui all’inizio credevano sia la Ducati che Valentino. Questo certo non è una grande cosa.
Questo clima di tensione, di insoddisfazione tra Valentino e la Ducati si percepiva durante le prove dei Gran Premi?
Onestamente non lo so dire, noi cercavamo solo di fare il nostro lavoro, non è che guardavamo quello che succedesse dentro il boxe della Ducati. Erano cose che riguardavano loro.
Crede che Valentino tornerà a essere competitivo per il Mondiale con la Yamaha?
La scelta che fa Valentino è orientata a questo obiettivo, di poter tornare a lottare per il Mondiale, correndo con una squadra con cui aveva fatto cose importanti in passato. Se tornerà competitivo lo diranno i risultati.
Rossi che lascia una moto italiana cosa significa?
Non è una cosa bella certamente, ma anche la Ferrari non era riuscita a fare bene in passato con i piloti italiani. Purtroppo questo abbinamento non è risultato vincente.
Ci sarà competizione con Lorenzo: chi comanderà?
Lorenzo ha dimostrato in questi anni di essere diventato un pilota di vertice. Ora Valentino dovrà rivaleggiare con lui e riconquistare la leadership, con l’impegno, con i risultati per poter essere anche lui di nuovo un pilota di vertice.
Dovizioso in Ducati?
Sì, potrebbe essere che sia lui il prossimo pilota della Ducati, in grado magari di risollevare le sorti, il futuro di questa casa. Anche lui del resto, pur non nella misura di Valentino, è un pilota italiano importante. Si ricomporrebbe così un binomio tutto della nostra nazione.
Il mondo delle due ruote sembra un po’ in crisi…
Non è un momento eccezionale, forse l’elettronica ha troppo spazio e meno viene dato all’abilità del pilota. Forse non ci sono più tanti piloti, tanti personaggi in grado come un tempo di competere per la vittoria.
(Franco Vittadini)