Normalmente, siamo abituati a dare scarso peso al warm-up prima di una gara del motomondiale. Sarà l’adrenalina, il fatto che la griglia di partenza è già definita e che finire davanti “non conta nulla”, ma talvolta questo è davvero un grosso errore. Lo ha “spiegato” Valentino Rossi, evidenziando come al Mugello per vincere è fondamentale il passo gara. La nuova formulazione delle qualifiche ha relegato a una sola sessione (la FP4) la possibilità di testare senza l’assillo del tempo la propria moto, le traiettorie, e tanti minimi dettagli che (soprattutto) quando hai la gomma a pezzi fanno eccome la differenza. Libere quattro e warm-up, che si spera si possa fare nelle medesime condizioni meteo della gara, temperatura dell’asfalto a parte. Lorenzo ha dimostrato di saper mettere in fila tutti, tallonato da un Crutchlow che non vede l’ora di esplodere e trasforma la sua Monster in una vera e propria bestia. Rossi sornione è quarto, ma si vede che non spinge. Gran distacco dai primi, ma francobollato a Marquez, perchè al di là delle dichiarazioni la gara la vuole fare su di lui. Per capire – forse – se ha il “manico” per essere il suo erede. Di certo Vale, anche se nella polvere da alcune stagioni, non si farà certo detronizzare nell’immaginario collettivo senza dare chilometri di filo da torcere. Ducati coperta, ma forse Dovizioso ha sbagliato qualcosina nell’assetto. Staremo a vedere.
La MotoGp ci regala un Gran Premio d’Italia molto movimentato – quello di del Mugello – tra cadute, rinascite e pole strappate all’ultima curva. Pista difficile e tecnica attesa da tutti i piloti italiani che su questo tracciato trovano sempre motivazioni speciali e nuove energie. E si divertono (di solito) come matti. Lo dimostra il Dovi che porta la sua Ducati al terzo posto in scia del duo spagnolo che sta dominando la MotoGp, Pedrosa-Lorenzo, nonostante la caduta durante le prove libere che gli ha causato dolori al collo. Il Ducatista è stato l’unico italiano a regalare soddisfazioni infatti Valentino Rossi dopo una grande sessione del Venerdì dove ha combattuto curva dopo curva, millesimo dopo millesimo con Lorenzo si è spento nella sessione ufficiale delle qualifiche. Sabato nero per il Dottore che è calato nel secondo run del Q2 slittando dalla terza alla settima posizione in un sistema di qualifica che Valentino ha dimostrato di non gradire troppo. Rossi è un leone da gara e sicuramente cercherà di recuperare per regalarsi un podio e togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Valentino lo sa dovrà dare il massimo fin da subito perchè “i terribili ragazzi spagnoli” che gli stanno davanti martelleranno tempi su tempi dal primo giro. Discorso a parte per Marquez autore di un brutto incidente nelle prove libere sente ancora il peso della caduta sia al livello fisico che psicologico. Guida sempre al limite e lo farà sicuramente anche oggi in gara finché il fisico gli permetterà di stare in piega nelle curve e di staccare al limite. Certo, deve ancora masticarne di chilometri in MotoGp prima di arrivare alle punte di “eroismo” sportivo di Casey Stoner. Mai una infiltrazione per lui e gas a martello, sempre. A rovinare “i piani” delle moto ufficiali c’è il solito Cal Crutchlow che se riesce a domare la sua irruenza e tenere la massima concentrazione è in grado di trasformarsi un compagno di viaggio “scomodo”. Ad aggiungere tensione e dinamicità alla gara c’è l’incognita del meteo, infatti la temperatura dell’asfalto potrebbe cambiare i valori in pista delle moto dei vari team. Ci aspetta quindi una gara ricca di emozioni da vivere intensamente fino all’ultima curva.