Il Gran Premio di Brno in Repubblica Ceca è stato perfetto per Jorge Lorenzo, che ha conquistato la quinta vittoria stagionale e anche la vetta della classifica, sia pure in coabitazione con Valentino Rossi. Se il Mondiale finisse oggi però sarebbe dello spagnolo, che vanta un maggior numero di vittorie. Il pilota Yamaha ha raccontato così una vittoria che da fuori è sembrata piuttosto facile: “Prima del via avevo optato per la gomma dura anteriore, poi però ho deciso di cambiarla con la media perché quella era la configurazione con la quale mi ero trovato meglio in prova. Fortunatamente è andato tutto bene. Ho ripensato a quanto successo ad Indianapolis, ma questa volta era diverso: sapevo di avere un ritmo migliore e Marquez non è riuscito a tenere il mio passo”. Una vittoria che potrebbe essere la svolta della stagione: “Importante anche sotto l’aspetto psicologico, perché avevo la pressione di dover vincere a tutti i costi o quasi, però non è decisiva”, commenta il maiorchino. Lorenzo vede così il grande duello per il titolo con Valentino: “Bisogna continuare a lavorare sui dettagli, mantenere la concentrazione con la convinzione di potercela fare. Dipenderà molto da gara a gara, dalle condizioni, dalla pista e da tanti fattori”.
Il Gran Premio di Brno in Repubblica Ceca non ha certamente soddisfatto Valentino Rossi, che sale sul podio per la quindicesima volta consecutiva ma al termine di una gara nella quale non è mai stato protagonista nonostante partisse dall’agognata prima fila: “E’ stata una gara al di sotto delle aspettative, una delle peggiori dell’anno. Speravo di lottare almeno con Marc…”, ha detto il Dottore. Invece la partenza difficile ha subito complicato tutto, ma il vero problema è stato un altro: “Più che altro non ho mai avuto il passo. Sono sempre stato più lento che nelle prove ma non abbiamo capito perché, visto che l’assetto era simile e la temperatura pure. Un podio non si butta via, ma non sono tanto contento perché era importante stare più vicino”. Forse ha inciso la scelta delle gomme? Valentino è scettico: “Semplicemente ho scelto quelle con le quali in questi giorni mi trovavo meglio, invece ho fatto fatica”. Il progetto per le ultime settimane è molto chiaro: “Devo solo restare concentrato. La partita è ancora aperta”.
Chi sicuramente si aspettava di più dal Gran Premio di Brno in Repubblica Ceca è Andrea Dovizioso che si è dovuto accontentare della sesta posizione, la stessa dalla quale guarda verso il basso nell’ordine a salire Smith, Iannone, Marquez, Rossi e Lorenzo. Di certo per il pilota della Ducati non è stata una gara eccellente anche se è riuscito a tenere sotto proprio Smith al quale ha recuperato dei punti in classifica generale. Una classica però che vede pericolosamente avvicinarsi sotto di lui a -3 punti Dani Pedrosa che in gara l’ha preceduto di una posizione. Ecco le parole proprio di Dovizioso dopo la gara: “Sono abbastanza soddisfatto per come è andata la gara, perchè prima del via non sentivo di avere un grande feeling con la moto ed ero lontano come passo. Dobbiamo capire come migliorare la ruota anteriore perchè la moto non gira come vorremmo. Questo è un grosso limite perchè ci impedisce di spingere e mi è successo anche in gara. La prossima settimana a Misano avremo un test utile per cercare di risolvere questi problemi”.
Sicuramente il Gran Premio di Brno in Repubblica Ceca del MotoGp 2015 ha regalato diverse sorprese, ma anche alcune situazioni che ci potevamo anche aspettare. Ottimo è il piazzamento in quarta posizione per Andrea Iannone, con la sorpresa Dani Pedrosa in quinta. Buona anche la prova di Dovizioso che si posiziona due posti dietro il compagno di squadra. Sorprendere in positivo Petrucci che riesce a collezionare la decima piazza. Giornata da dimenticare per i quattro ritirati Vinales, Crutchlow, Laverty e De Angelis. Così ha risposto sulla sua posizione Andrea Iannone, giunto appena al di sotto del podio: “Oggi dobbiamo essere ottimisti perchè credo di aver fatto davvero il massimo. Avrei potuto lottare per salire sul podio, dobbiamo quindi capire davvero bene cosa è successo visto che il motore non spingeva come doveva. Sono comunque contento di aver ottenuto un buon risultato nonostante ci sia stato questo problema“. Dopo questo Gran Premio la classifica piloti generale subisce delle modifiche importanti che riguardano soprattutto la parte centrale dove fa un balzo in avanti Pol Espargaro che con la sua ottava posizione supera in classifica piloti Cal Crutchlow costretto al ritiro a Brno. Scende anche Vinales che dalla decima posizione scivola in undicesima. Bene Danilo Petrucci come sottolineato arrivato decimo e balzato dalla undicesima alla decima posizione proprio ai danni dello spagnolo. Il salto più alto però lo fa Jack Miller della Honda che salta dalla diciottesima posizione alla sedicesima superando Loris Baz (17ma) e Alvaro Bautista (18ma). Scivola in basso Michele Pirro della Ducati che dalla ventesima posizione ora è in ventidueseima sopra a Laverty, scesa dalla 22 alla 23, Di Meglio e De Angelis.
In sella alla sua Yamaha M1, Jorge Lorenzo domina il Gran Premio della Repubblica Ceca sul circuito di Brno e aggancia il suo compagno di box Valentino Rossi in testa alla classifica piloti. Il 36enne di Tavullia, che ha concluso la gara al terzo posto, conquista l’undicesimo podio stagionale, ma per lui è ormai scattato l’allarme: lo spagnolo, infatti, si sta dimostrando più veloce non solo in qualifica, ma anche in gara.
E a togliere punti a Rossi, in queste ultime gare, ci sta pensando Marc Marquez, che sembra aver definitivamente archiviato il periodo di crisi e oggi è stato l’unico a insidiare Lorenzo, almeno nella prima metà di gara. Ma andiamo con ordine e cominciamo dalla partenza: Lorenzo, che scattava dalla pole, mantiene la posizione davanti a Marquez mentre Rossi, che una volta tanto partiva dalla prima fila, non è altrettanto brillante come i due spagnoli e viene scavalcato sia dalle Ducati di Andrea Iannone e Dovizioso che dalla Yamaha Tech 3 di Bradley Smith. Il centauro pesarese impiegherà pochissimi giri per superarli tutti e tre e portarsi in terza posizione, ma a quel punto Lorenzo e Marquez sono già scappati via, inoltre le Desmosedici sono velocissime sul rettilineo e non consentono a Rossi di andarsene, che continuerà comunque a ritrovarsele sugli scarichi della sua moto. Più indietro, anche Pedrosa perde qualche posizione e rimane intruppato a centro gruppo, ma anche lui rimonterà pian piano fino ad andare a caccia delle due Ducati.
Al comando, esattamente come sette giorni fa a Indianapolis, Lorenzo e Marquez dettano il ritmo e girano su tempi inavvicinabili per chiunque, compreso lo stesso Rossi che a malapena riesce a tenersi dietro Dovizioso e Iannone. Stavolta, a differenza della settimana scorsa, la Yamaha sembra più veloce della Honda e così Lorenzo non solo non fa troppa fatica nel contenere i tentativi di sorpasso di Marquez, ma con il passare dei giri prende addirittura un certo margine di sicurezza nei confronti del campione del mondo in carica. Nelle retrovie non succede molto di rilevante, a parte le cadute di Alex De Angelis ed Eugene Laverty (la cui moto rimbalza pericolosamente in mezzo alla pista). A terra vanno anche Cal Crutchlow e Maverick Vinales, con entrambi che così gettano al vento un piazzamento nei primi 10. Ne approfitta il nostro Danilo Petrucci, che in sella alla Ducati del Team Pramac non si rende protagonista di acuti ma risale pazientemente fino alla decima posizione, mentre il suo compagno di squadra Yonny Hernandez (undicesimo) fatica a tenere a bada un arrembante Scott Redding (dodicesimo).
Torniamo alla testa della corsa, le prime tre posizioni sembrano consolidate con Lorenzo primo, Marquez secondo e Rossi terzo. La lotta si sposta sul quarto posto, con Iannone che sorpassa Andrea Dovizioso, il quale nel finale dovrà fare i conti anche con Dani Pedrosa, che gli strapperà il quinto posto proprio nelle ultime curve. Senza nessuno in grado di disturbarlo minimamente, Jorge Lorenzo si invola così verso il quinto successo del 2015: era dal Gran Premio di Catalogna che lo spagnolo non tagliava il traguardo per primo. Per Marc Marquez, il secondo posto era il massimo a cui poteva ambire, vista la giornata di grazia che ha vissuto Lorenzo, per Valentino Rossi c’è il rimpianto di esser partito male, in ogni caso difficilmente sarebbe riuscito a restare nella scia del duo di testa. Per quanto riguarda le altre posizioni, Smith chiude settimo dopo un ottimo inizio, seguito dai due fratelli Espargaro (ottavo Pol, nono Aleix). Buona prova anche da parte delle due Aprilia di Bautista e Bradl, che chiudono rispettivamente in tredicesima e quattordicesima posizione. L’ultimo punto a disposizione se lo aggiudica il francese Loris Baz, giunto quindicesimo al traguardo.
La gara di oggi ha stabilito la perfetta parità in campionato tra Rossi e Lorenzo: entrambi ora hanno 211 punti, ma la tendenza vede lo spagnolo favorito rispetto all’italiano. D’accordo che Vale ci ha abituati a imprese leggendarie, ma da qui a fine stagione dovrà letteralmente superarsi se intende conquistare il suo settimo titolo iridato nella classe regina. Al terzo posto troviamo Marquez a 51 lunghezze di distanza e virtualmente tagliato fuori dalla lotta per il mondiale, ma potrebbe ritagliarsi un ruolo da terzo incomodo e fare così da arbitro nella sfida diretta tra i due piloti Yamaha. Iannone consolida la quarta posizione in quella che finora è stata una stagione priva di errori e sbavature, una novità rispetto agli anni scorsi in cui il pilota di Vasto era sì velocissimo ma lo trovavamo spesso a terra. In leggera ripresa Andrea Dovizioso, che avrà anche perso i duelli con Iannone e Pedrosa, ma se non altro ha evitato di commettere errori e non ha avuto problemi con la moto. La speranza è che il Dovi, grazie alle ultime migliorie apportate sulla Desmosedici, possa fare un finale di stagione ai livelli di inizio campionato, quando la sua presenza sul podio era una costante. Approfittando del ritiro di Vinales, Petrucci (che in questo 2015 ha sempre visto la bandiera a scacchi) ritorna in top 10 anche nella classifica generale.