Stasera al San Paolo, a godersi la partita degli azzurri, ci sarà un osservatore speciale: Andrè Villas Boas, tecnico del Chelsea, che affronterà il Napoli agli ottavi di Champions. Il portoghese, soprannominato forse con eccessiva fretta lo ‘Special Two‘, proverà a carpire i segreti della formazione di Walter Mazzarri, impegnata contro la ‘bestia nera’ Chievo. Per Villas Boas la doppia sfida di Champions sembra assumere la valenza di un vero e proprio spartiacque. I Blues, infatti, stanno andando molto male in campionato; solo il quarto posto in Premier e una bella figura in Europa possono salvare la panchina dell’ex-allenatore del Porto. Il patron Roman Abramovich ha avuto con lui un colloquio piuttosto schietto, in cui il miliardario russo, come riferito dai tabloid inglesi, ha spiegato di volere il Chelsea ancora in Champions il prossimo anno. Un’aspettativa legittima, considerando i tanti investimenti effettuati per potenziare la squadra, alcuni dei quali – quello per Fernando Torres in primis – rivelatisi degli autentici buchi nell’acqua. La gara del San Paolo avrà un sapore davvero particolare anche per il napoletano (per la precisione, puteolano) Gennaro Sardo, che da difensore del Chievo ha già battuto la squadra di cui è tifoso. I veronesi arrivano da tre successi consecutivi nei confronti diretti; nella gara dello scorso 2 febbraio, fu lo stesso Sardo a siglare la rete del 2-0, con tanto di esultanza che non piacque a tutti. Il giocatore, come riportato da TuttoNapoli.net, ha spiegato che all’epoca si era limitato a scoprire la maglia con una foto della figlia Aurora: nessun retropensiero, anche perchè approdare nel Napoli è stato il sogno (non coronato) di tutta una carriera. “Finita la partita del Chievo, chiedo sempre il risultato degli azzurri”, ha sottolineato ancora Sardo, che ha rievocato i tempi in cui andava allo stadio come un supporter qualunque. Indimenticabile, in particolare, la festa per il secondo scudetto: “Ricordo ancora il colpo di testa di Baroni alla Lazio”. C’è stato, comunque, un momento in cui le strade di Gennaro e del Napoli stavano per incontrarsi: “Sì, quando ero al Piacenza, stagione 2004-2005”. I partenopei erano in C1, ma la trattativa non riuscì mai a decollare, “e non ho mai saputo il perché”.
Un interrogativo inevaso, ma adesso non c’è più tempo per guardarsi indietro. Incombe l’impegno di Fuorigrotta: il Chievo prepara un altro scherzetto, gli azzurri fanno gli scongiuri.