Buone nuove per Totò Aronica. La Procura Federale ha deciso di non segnalare al Giudice Sportivo l’episodio che lo ha visto protagonista ieri a San Siro, quando il giocatore ha rifilato un ‘buffetto’ al milanista Nocerino, pensando, evidentemente, che fosse stato quest’ultimo – e non Ibrahimovic, poi espulso e squalificato per tre turni – a sferrargli uno schiaffo. Prima della decisione, il suo procuratore Alessandro Moggi, intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, aveva giudicato “paradossale” il ventilato ricorso alla prova televisiva, che poi, effettivamente, non c’è stato: “Bisogna vedere cos’ha visto l’arbitro Rizzoli, magari ha visto tutto e ha deciso di espellere solo Ibra”. Insomma, caso chiuso, con buona soddisfazione per il Napoli e per lo stesso jolly palermitano, che si appresta a prolungare il contratto. Lo ha annunciato, sempre oggi, il suo agente: “Stiamo per firmare, è questione di giorni”. Aronica rinnoverà per una stagione, con opzione sull’anno successivo. Ancora nessuna conferma sull’entità dell’ingaggio, che potrebbe subire un piccolo ritocco verso l’alto. Le prestazioni di Salvatore, ha aggiunto Moggi, non meravigliano più: “Parliamo di un giocatore che è ormai un punto fermo del Napoli”. E tale lo considera Walter Mazzarri, per il quale è un autentico ‘fedelissimo’. Aronica, dal punto di vista squisitamente tecnico, non è certo un modello di stile. Non sempre i suoi disimpegni sono puliti, e altrettanto i suoi interventi. Ma la sua grinta, la sua esperienza, il suo mestiere sono fondamentali per la tenuta della retroguardia azzurra, che quest’anno, invece, sta ricevendo delle risposte meno positive che in passato dagli altri due titolari, ovvero Campagnaro e Cannavaro. Tolta, però, la gara di ieri con il Milan, in cui i due difensori si sono ottimamente disimpegnati, con il contributo di Maggio a destra e Zuniga, in particolare, sul versante opposto. Quello che è mancato ieri agli azzurri è stato un po’ di coraggio. Con i rossoneri in dieci, si poteva e si doveva osare di più, ed invece gli uomini di Mazzarri sembravano accontentarsi del pareggio. Su un campo prestigioso, per carità, ma pur sempre un pareggio. Un punto, insomma, che non cambia i destini del campionato del Napoli, che continua a navigare in un’aurea mediocritas, senza particolari squilli.
Quelli li abbiamo visti quasi solamente nelle coppe. Adesso c’è il Siena, in Coppa Italia: uno di quegli appuntamenti che i partenopei non dovrebbero sbagliare…