1-1 tra Napoli e Atalanta al termine del primo tempo. Decidono due gol nello spazio di tre minuti, tra il 10′ e il 13′, un botta e risposta che faceva ben sperare per la spettacolarità della partita; poi però le due squadre non hanno trovato sbocchi nelle difese ben organizzate, ed è tutto rimandato alla ripresa. A farsi preferire al momento è comunque l’Atalanta, che è venuta al San Paolo a giocarsela senza troppi timori, ha leggermente pagato la partenza sprint del Napoli ma poi si è ripresa fino a portarsi in vantaggio con Bonaventura, bravissimo a incrociare sul palo lungo un suggerimento in verticale di Maxi Moralez, il migliore dei suoi nel primo tempo per il tanto movimento su tutto il fronte d’attacco. Il gol però è servito da sveglia ai partenopei, che immediatamente hanno alzato la testa e, ricordandosi di dover vincere la partita per continuare a scalare la classifica fino al terzo posto, hanno rimesso tutto in piedi tre minuti più tardi: ripartenza centrale di Pandev che, giunto al limite, ha servito Lavezzi sulla sinistra: il primo tiro del Pocho, contrastato, è stato respinto malamente da Consigli sui piedi dell’argentino, che non ha avuto problemi a ribadire in rete. Da lì in poi Napoli e Atalanta hanno calato il ritmo: i bergamaschi si sono resi pericolosi con un destro di Schelotto da fuori, bloccato a terra da De Sanctis, e soprattutto con una punizione bomba di Denis dai 30 metri (ammonito Grava nella circostanza): De Sanctis è dovuto volare sulla sua destra per respingere. Poi, poco altro, se si eccettua qualche tentativo di contropiede del Napoli e alcune fiammate di Schelotto e Moralez, ben contenute però dalla difesa dei padroni di casa. Il pareggio sta decisamente meglio all’Atalanta, il Napoli deve fare di più se vuole portare a casa i tre punti.
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