Il Napoli e Vargas. Un rapporto finora mai decollato. L’attaccante cileno era arrivato a gennaio in Campania con grandi speranze, grandi aspettative. Nella classifica del Pallone d’Oro sudamericano era arrivato subito alle spalle di Neymar, e in Cile si dicevano grandissime cose di lui. Ma la realtà è stata ben diversa, qui in Italia. Walter Mazzarri, uno che non è famoso per la sua bravura con i giovani, lo ha messo in lista d’attesa, dopo un esordio troppo affrettato in Coppa Italia con il Cesena. Il mister lo ha ricordato oggi: “Allora lo misi in campo dal primo minuto e fui subissato di critiche”. Già, ma adesso schierarlo contro il Novara? Una partita ideale, avversario teoricamente comodo, voglia di riscatto dopo tre ko di fila, Lavezzi e Pandev assenti. Tutti presupposti validi, ma anche stavolta Vargas rischia la panchina. Altro che Turboman, il ragazzo rischia di essere tutt’uno con la panchina, almeno finchè ci sarà Mazzarri, che non pare granchè convinto delle sue qualità. “Fossimo all’Udinese avrebbe giocato più spesso ma qui ci sono delle pressioni diverse”. Già, forse è vero, ma non dare mai fiducia ad un investimento della società non è il massimo della vita. Almeno quando mancano i titolari, si poteva provare il ragazzo, ma il mister sembra avere altre idee. E’ probabile che a De Laurentiis questo modo di fare del tecnico non sia particolarmente gradito, ma tant’è. Fatto sta che contro i piemontesi potrebbe esserci uno tra Zuniga e Dzemaili nel tridente con Hamsik e Cavani, e non Vargas. Questi sono i fatti. Fatti che dicono che il Napoli, comunque, non ha perso la sua passione per i talenti sudamericani. Secondo le ultime voci infatti gli azzurri sarebbero sulle tracce di Roberto Pereyra, esterno destro dell’Udinese, che piace pure a Roma e Palermo. L’ennesimo gioiello del club friulano, dopo i vari Benatia, Asamoah e Muriel, tutti seguiti con estremo interesse dai partenopei. Che aspettano con ansia di sapere in quale Europa giocheranno il prossimo anno, per poi regolarsi di conseguenza e programmare un determinato tipo di mercato. In caso di Champions, naturalmente, gli investimenti sarebbero ben diversi, con l’Europa League, però, ci sarebbe più spazio per il discorso giovani. Mazzarri permettendo.
Perchè il tecnico ha determinate idee e non le cambierà tanto facilmente. Di tutto questo bisognerà parlare a fine stagione: una chiamata per De Laurentiis…