“Cisse? Datemi 100 euro e ve lo porto”. E’ la surreale trovata del presidente dell’Auxerre Gérard Bourgoin, che negli ultimi tempi si è messo in testa di riportare il depresso attaccante francese nel club che lo ha lanciato nel grande calcio. “Se si crede a Babbo Natale si può credere anche a Cisse”, ha ironizzato il tecnico Laurent Fournier, che una speranzella di rivedere Djibril in patria ce l’ha, eccome. Ed ecco spuntare l’idea della colletta fai-da-te: Bourgoin chiederebbe ai sostenitori che vanno allo stadio una somma di 100 euro ciascuno per finanziare il ritorno del figliol prodigo. “Li chiederei solo per chiudere la trattativa”, ci ha tenuto a precisare, lasciando aperta la porta anche per altre soluzioni. L’Auxerre, ha detto, è interessato a diversi calciatori, per cui, insomma, tutto è possibile. Magari chissà, è un’idea, quella dell’acquisto auto-finanziato, che potrebbe fare scuola anche da noi. Molti presidenti, specie quelli meno danarosi, potrebbero essere attratti dalla trovata. Mentre il digiuno di reti del buon Cisse continua inesorabile. Nemmeno contro il Chievo il pubblico dell’Olimpico ha potuto ammirare una sua prodezza. Anzi, macchè prodezza: il francese ha sfoderato l’ennesima prestazione incolore. Ormai sembra perso, svagato. Come se non credesse più in sè stesso, nelle sue qualità. Davvero strano per un giocatore che ha fatto della forza d’animo il segreto della sua carriera. “Indistruttibile” è il titolo di un documentario girato su di lui e trasmesso in Francia. Indistruttibile perchè Cisse ha saputo mettersi alle spalle due gravissimi infortuni ripartendo più forte di prima. All’Auxerre, al Liverpool, al Panathinaikos, solo per citare alcuni dei suoi club, non ha mai fatto mancare il suo apporto, sia in fatto di reti, che di partecipazione al gioco della squadra. Dove non è riuscita la sfortuna, sta riuscendo l’Italia del calcio. Che lo sta mettendo letteralmente in crisi. Solo un gol alla prima di campionato, qualche assist e poi il buio. Si è chiuso amaramente il 2011 dell’attaccante. Anno nuovo, vita nuova: è il suo augurio, e quello di tutti i tifosi biancocelesti, che non gli hanno mai fatto mancare il loro sostegno. Alla Lazio serve il miglior Cisse, anche perchè non ci può mica pensare sempre il pur ottimo Klose.
Reja gli ha ridato fiducia, dopo qualche panchina ‘punitiva’. Adesso toccherà a Djibril tornare a ruggire come prima.