CALCIOMERCATO/ Lazio, Reja: Resto qui. Gettate le basi per il futuro

- La Redazione

Reja ha confermato che rimarrà l'allenatore della Lazio. C'è delusione per la Champions sfumata, ha detto, ma in compenso sono state gettate le basi per restare ai vertici.

edy_reja_r400-1 Edy Reja (foto Ansa)

La Lazio 2011-12 ripartirà da Edy Reja in panchina. Il tecnico goriziano, ai microfoni di Lazio Style Radio, ha confermato: “Resto alla Lazio anche la prossima stagione. Abbiamo parlato in settimana col presidente, ora ci ritroveremo, non appena tornerà da Milano e insieme si pianificherà tutto il lavoro da fare: dalla partenza della squadra ad Auronzo di Cadore per il ritiro, alla programmazione per la prossima stagione a cominciare dal discorso per l’Europa League”.

Insomma, patti chiari per il futuro. Reja sa che quella trascorsa, anche senza Champions, è stata un’ottima annata per i suoi: “Rispetto a quanto avvenuto nella scorsa stagione, quando rischiammo di retrocedere, il raggiungimento dell’Europa League è stata una grandissima ricompensa per la società e per i ragazzi. C’è stata una crescita costante, abbiamo centrato un ottimo traguardo grazie esclusivamente ai nostri meriti, siamo stati dal primo all’ultimo giorno in corsa per il quarto posto. Alla fine il verdetto ha premiato l’Udinese. Non possiamo far altro che accettarlo, anche se visto alcuni episodi che ci hanno penalizzato nel corso dell’annata potremmo lamentarci ancora. Noi ce l’abbiamo messa davvero tutta ed ora chiaramente non possiamo essere felici per come è andata a finire. L’amaro in bocca ancora c’è, non possiamo far altro che aspettare che il tempo riduca quest’amarezza”.

Solo dopo ci si renderà conto di quanto fatto, a suo avviso: “Non più tardi di un anno fa eravamo in zona retrocessione. Abbiamo gettato le basi per stazionare stabilmente ai vertici del campionato”. Ieri Reja ha pensato solo alla gara dei suoi col Lecce, tanto “si sapeva già come sarebbe finita al Friuli. Il destino era segnato già dopo la vittoria dei bianconeri a Verona con il Chievo. Un pareggio poteva stare bene a tutti, ma a me non interessava sapere come è andata, tanto che ieri in panchina non ho voluto neanche la radiolina”.





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