Molto complicata la situazione di calciomercato di Mauro Zarate. La Lazio vorrebbe cederlo per ricavare una buona somma, ma al momento non sembrano esserci i presupposto per la partenza dell’argentino, blindato a Roma dal contratto pesante e dal mancato impiego da parte di Petkovic. Il sito tuttomercatoweb.com ha intervistato il procuratore di Zarate, Luis Ruzzi, che ha spiegato come stanno le cose al momento: “Allo stato attuale delle cose è impossibile che si sposti dalla Lazio, intanto perché Mauro non gioca e non so chi comprerebbe un giocatore che non gioca. Poi Lotito chiede una certa cifra per il suo cartellino, e Mauro guadagna tanto e in questo momento non è facile trovare acquirenti“. Insomma, sembra proprio che la Lazio non cederà Zarate, nemmeno nella prossima finestra di calciomercato, come si era ipotizzato. Sempre che dall’esterno non arrivi un’offerta valida, per esempio dallo Spartak Moska che dalle recenti indiscrezioni sembra intererssato: “Siamo onorati dell’attenzione, ma non ci spostiamo“, ha commentato l’agente Ruzzi. In questo momento Zarate è fermo per un problema ad una coscia, e dovrebbe rientrare a disposizione settimana prossima, in vista della partita che la Lazio giocherà contro l’Inter, il 15 dicembre in casa. E a proposito di Inter, l’agente di Zarate ha escluso che si ripeta una cessione in prestito, come avvenuto l’anno scorso con la società nerazzurra: “L’anno scorso era una soluzione che andava bene perché mancavano ancora due anni alla scadenza del contratto, ma adesso che l’accordo con la Lazio scade nel 2014 nessuno farebbe questa operazione. La condizione è solo cessione a titolo definitivo, ma allo stato attuale è impossibile e resterà alla Lazio“. Recentemente Zarate è stato protagonista dell’ennesimo caso Twitter: il suo concetto di non riesco a tornare in forma perché qualcuno me lo impedisce è stato legato all’allenatore, Vladimir Petkovic; ma è stato lo stesso giocatore a negare il coinvolgimento dell’allenatore. Alla base il problema di Zarate è tecnico: una squadra organizzata come la Lazio gioca meglio senza di lui, che tende a rallentare il gioco d’attacco tenendo troppo la palla. Sembra che con Zarate non ci siamo vie di mezzo: o gli si affida l’attacco alla sua verve, pericolosa negli alti e bassi mostrati sin qui, oppure è meglio lasciar perdere, poiché da riserva l’argentino rende meno, entrando in campo con frenesia che non sempre si traduce positivamente, negli spezzoni concessi. Zarate guadagna…
…ancora circa due milioni di euro, troppo in relazione al suo ruolo in squadra e soprattutto per le possibilità di diversi club, che pure potrebbero pensare a lui per rinforzarsi. Lotito spera sempre nell’offerta dall’estero (Arsenal? Tottenham?), ma come ha fatto capire l’agente è necessario che il presidente laziale abbassi le pretese sul giocatore argentino. Anche perché il rischio di perderlo tra un anno a parametro zero si fa più vicino. In questo senso è difficile però pensare che Zarate passi ancora un anno in panchina senza battere ciglio. Il suo agente ha dichiarato: “Prima o poi la Lazio avrà bisogno di Mauro. Adesso la squadra ha trovato un equilibrio con determinati giocatori ed è normale che l’allenatore vada avanti con loro“.