Oggi si è diffusa, alla velocità della luce, l’indiscrezione secondo cui il Palermo avrebbe intenzione di assumere Edy Reja come prossimo allenatore. Una scelta dettata dalla volontà di Zamparini di aprire finalmente un ciclo duraturo per il club rosanero. E Reja, sotto questo punto di vista, è davvero una garanzia. Sia alla guida del Napoli che adesso della Lazio, il goriziano ha dimostrato di avere delle ottime capacità di gestire il gruppo. Con lui le due squadre in questione hanno raggiunto ottimi risultati e sono ritornate a vedere l’Europa, dopo anni di scarsa o nulla ‘frequentazione’. Ebbene, stando alle ultimissime voci, raccolte dal portale TuttoMercatoWeb, pare che al momento non ci sia stato ancora alcun contatto tra il mister e la dirigenza siciliana. A quanto pare, le idee di Lotito sull’argomento sarebbero molto chiare. In caso di raggiungimento del terzo posto, Reja sarebbe quasi certo di rimanere in sella. Viceversa, verrebbe spostato di ruolo, andando ad occupare la poltrona di direttore tecnico, con Gianfranco Zola pronto a subentrare al suo posto in panchina. Quanto all’organico, il patron non ha perso di vista il progetto Honda. Il giapponese continua a piacere molto a Formello e dintorni, e in estate sembra molto probabile un nuovo assalto, con l’augurio che stavolta, rispetto al mercato invernale, abbia ben altro esito. Tra l’altro, proprio oggi il trequartista del Cska Mosca è stato interrogato sul suo futuro, rispondendo con un eloquente: “Penso solo al presente”. Ad esaltarne le qualità ci ha pensato Cristiano Ronaldo, suo avversario stasera al Bernabeu nel retour-match degli ottavi di Champions. Il portoghese ha definito il collega “un grande calciatore”, dotato di un “piede sinistro di altissimo livello”. La difesa merengue, dunque, dovrà prestare molta attenzione alle sue giocate. Più o meno quella che il commissario tecnico del Brasile Mano Menezes sta dedicando a Hernanes, che ormai fa parte stabilmente del suo giro di convocazioni. Il ct della Seleçao, intervistato da Extra Time, ha riferito di aver cambiato idea sul conto del Profeta: “Ho visto che rende di più da terzo uomo del centrocampo nel 4-3-3, sulla destra, invece che in un 4-2-3-1, davanti alla difesa”.
Un ruolo più portato all’offesa, in cui il fantasista laziale può fare sicuramente meglio. In campionato, del resto, ha fatto già 8 gol, mica pochi per uno che di mestiere non fa la punta.