C’è un nome nuovo nella volata per la panchina della Lazio. Si tratta di Brendan Rodgers, tecnico di uno Swansea capace di giocare, per lunghi tratti, il miglior calcio della Premier League. La formazione gallese è stata capace quest’anno di classificarsi al decimo posto, alla pari con West Bromwich Albion e Norwich City: un piazzamento di tutto rispetto, considerando le (basse) aspettative di partenza. Gran parte del merito va dato a questo nordirlandese, classe 1973, che ha cominciato la carriera allenando le giovanili del Chelsea. In seguito si è seduto sulle panchine di Watford e Reading, prima di raggiungere lo Swansea due anni fa, nel 2010. Rodgers, che ha un contratto con i gallesi fino al 2015, ha sempre detto di sognare un’esperienza nel calcio latino, italiano o spagnolo. Lingua, quest’ultima, che conosce perfettamente per aver vissuto a lungo in Catalogna. A lanciare la sua candidatura come prossimo tecnico della Lazio è stata la Gazzetta dello Sport, secondo la quale, comunque, non vanno ancora scartate le ipotesi Zola e Dunga. Per la verità, il nome dell’ex-fantasista della Nazionale azzurra sembra un po’ in ribasso nelle preferenze di Lotito, che si sta guardando intorno alla ricerca del tecnico ideale. La decisione finale, comunque, dovrebbe arrivare a breve, entro i prossimi dieci giorni. Resta in piedi anche la soluzione Dunga; con il brasiliano c’è già stato un primo contatto, piuttosto interlocutorio, ora rimane da capire se ci saranno sviluppi o meno. “Quando meno te l’aspetti, arriva una chiamata”, ha detto l’ex-commissario tecnico della Seleçao ai microfoni di Radio Bradesco Esportes. Come a dire, io ci sono, adesso sta alla Lazio – o chi per essa – farsi avanti con una proposta concreta. Che non è detto ci sarà, comunque. Il patron biancoceleste, a quanto pare, sarebbe particolarmente intrigato da Rodgers. Un outsider, una scommessa. Ma di quelle che piacciono al presidente, intenzionato a costruire una Lazio da Champions. Vanno in questa direzione i colpi Ederson e Breno, anche se per il difensore – ‘promesso sposo’ degli aquilotti – si preferisce attendere l’esito del processo che lo vede imputato (a causa di un incendio alla sua villa, ritenuto di natura dolosa). L’Europa League va bene per crescere, per fare esperienza, ma a Formello si sogna l’Europa più bella.
Un desiderio perfettamente comprensibile. Klose ha aperto la strada lo scorso anno, ora servono altri giocatori di quel calibro per coronare il progetto europeo.